Furto al centro commerciale di Corigliano, denunciata una persona
I carabinieri della Compagnia di Corigliano hanno denunciato un uomo di Cassano all’Ionio per il reato di furto aggravato, avvenuto a fine gennaio 2020 presso il centro commerciale “I Portali” di questo centro. I fatti raccontano che il 20 gennaio scorso presso la stazione Carabinieri di Corigliano Scalo si recava il responsabile dell’ipermercato insistente all’interno
I carabinieri della Compagnia di Corigliano hanno denunciato un uomo di Cassano all’Ionio per il reato di furto aggravato, avvenuto a fine gennaio 2020 presso il centro commerciale “I Portali” di questo centro. I fatti raccontano che il 20 gennaio scorso presso la stazione Carabinieri di Corigliano Scalo si recava il responsabile dell’ipermercato insistente all’interno del centro commerciale per denunciare il furto di un cellulare nuovo dal reparto elettronica.
I carabinieri hanno acquisito le immagini di video-sorveglianza interne dal quale si evinceva che un uomo, che si trovava in compagnia di altre due persone, aveva sottratto il cellulare. Inoltre poco dopo il “terzetto” pagava con una carta di credito un tablet, comprato sempre dallo stesso ipermercato. Per tali motivi i carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Scalo hanno avviato dettagliate indagini che si sono indirizzate nel cercare di risalire all’intestatario della carta di credito utilizzata per pagare il tablet.
Infatti, i carabinieri hanno avviato una procedura, chiedendo agli istituti bancari competenti il nominativo corrispondente alla combinazione numerica della carta di credito, risultante dallo scontrino acquisito dall’esercizio commerciale. Poco tempo dopo arrivava l’intestatario, che risultava essere una ragazza di Corigliano, la quale – sentita a sommarie informazioni – si è dichiarata estranea al furto, fornendo elementi utili per risalire al ladro del cellulare, un 47enne cassanese e suocero della donna. Lo stesso si è presentato qualche giorno dopo presso la caserma coriglianese insieme all’avvocato di fiducia, per ammettere le responsabilità già accertate dai carabinieri e riconsegnare l’apparecchio telefonico sottratto, che nel frattempo aveva utilizzato, pensando, evidentemente, di farla franca.