giovedì,Marzo 28 2024

Cosenza, l’emergenza coronavirus non ferma i trapianti di rene

Nella giornata nazionale per la donazione e il trapianto organi, l’ospedale “Annunziata” di Cosenza dà un contributo concreto: l’ emergenza coronavirus non ferma i trapianti di rene. Nei giorni scorsi, infatti, il dottore in servizio presso il reparto di chirurgia epatobiliopancreatica, Sebastiano Vaccarisi, il dottore Vincenzo Pellegrino di Nefrologia, guidata dalla dottoressa Teresa Papalia e il

Cosenza, l’emergenza coronavirus non ferma i trapianti di rene

Nella giornata nazionale per la donazione e il trapianto organi, l’ospedale “Annunziata” di Cosenza dà un contributo concreto: l’ emergenza coronavirus non ferma i trapianti di rene. Nei giorni scorsi, infatti, il dottore in servizio presso il reparto di chirurgia epatobiliopancreatica, Sebastiano Vaccarisi, il dottore Vincenzo Pellegrino di Nefrologia, guidata dalla dottoressa Teresa Papalia e il reparto di Anestesia, diretta dal dottore Pino Pasqua, hanno eseguito un trapianto di rene su una giovane paziente, residente in provincia di Cosenza.

L’organo proveniente da Catanzaro, prelevato da un giovane donatore maschio, classe 1979, è stato trapiantato in tempi record, pur nel rigoroso rispetto delle procedure di sicurezza, imposte dall’emergenza sanitaria COVID19, che inevitabilmente determinano un allungamento dei tempi di trapianto.  

Alle già prescritte procedure di selezione del paziente ricevente, effettuate dal Centro regionale Trapianti, si sono aggiunte, infatti, anche le ulteriori azioni, obbligatorie, derivanti dall’esigenza, secondo i Protocolli di sicurezza di contenimento della diffusione del coronavirus, di effettuare tutti gli esami volti ad escludere la patologia COVID19, sia nel donatore che nel trapiantato.

Trapianto di rene a Cosenza, parla il dottore Vaccarisi

«L’epidemia in corso – ha spiegato il dottore Sebastiano Vaccarisi – ha rivoluzionato l’organizzazione degli ospedali e anche le procedure cliniche dei trapianti che sono interventi che devono essere completati il prima possibile, atteso che un organo prelevato, non può essere conservato a lungo, hanno subito un ulteriore revisione. In questo periodo, quindi, i trapianti diventano ancora di più, una corsa contro il tempo». 

«Grazie al lavoro sinergico – ha aggiunto il dottore Vaccarisi – abbiamo messo in moto la “macchina organizzativa” e siamo riusciti ad effettuare il trapianto di rene in tempi brevi: il risultato è che la paziente ha già ripreso le attività di diuresi. Il merito di questo risultato è anche della direzione strategica e dell’Unità di Crisi aziendale istituita per gestire  l’emergenza COVID19 per aver organizzato una logistica, all’interno dell’Annunziata, che garantisce percorsi in sicurezza per l’erogazione di servizi sanitari d’emergenza-urgenza».

L’attività dell’equipe di Chirurgia Epatobiliopancreatica non si ferma ai trapianti,  e «anche in questo periodo di emergenza – ha dichiarato il dottore Pellegrino – stiamo eseguendo interventi chirurgici su pazienti affetti da complesse patologie tumorali».

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