mercoledì,Giugno 7 2023

Calo del Pil del 15%, triplicate le richieste di cassa integrazione

Per l’Italia «si prefigura per la prima metà dell’anno un calo dell’attività economica di intensità eccezionale, mai registrato nella storia della Repubblica». Lo sostiene in una nota l’Ufficio Parlamentare di Bilancio. «Nell’insieme dei primi due trimestri del 2020 – continua – il Pil si ridurrebbe cumulativamente di circa quindici punti percentuali». E’ proprio la stima

Calo del Pil del 15%, triplicate le richieste di cassa integrazione

Per l’Italia «si prefigura per la prima metà dell’anno un calo dell’attività economica di intensità eccezionale, mai registrato nella storia della Repubblica». Lo sostiene in una nota l’Ufficio Parlamentare di Bilancio. «Nell’insieme dei primi due trimestri del 2020 – continua – il Pil si ridurrebbe cumulativamente di circa quindici punti percentuali». E’ proprio la stima del calo del Pil ad allarmare maggiormente. «Nell’ipotesi di un regresso dell’epidemia l’attività tornerebbe ad espandersi nel trimestre estivo». Servirebbe pertanto «massima cautela» nella valutazione delle stime che «risentono di un’incertezza estremamente elevata».

Non solo calo del Pil, ma anche aumento della Cigs

Una crisi, quella documentata dall’Upb che non riguarda solo il calo del Pil. La crisi ha fortissime ripercussioni anche sulla richiesta di ammoritizzatori sociali. «Si stima, per la sola parte relativa alle richieste di cassa integrazione, che il numero complessivo di ore autorizzate possa essere ampiamente superiore. Anche triplo rispetto ai valori massimi storicamente osservati su base mensile dalla crisi finanziaria del 2009». L’Upb ricorda che le informazioni diffuse dall’Inps indicano che le richieste per la cigs con causale Covid-19 pervenute fino al 10 aprile riguardano circa 2,9 milioni di lavoratori. Le istanze relative all’assegno ordinario coinvolgono circa 1,7 milioni di beneficiari che restano in attesa di riceverlo mese dopo mese.

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