venerdì,Aprile 19 2024

Aceto e Cuzzocrea, appello al presidente Iacucci

Siamo preoccupati per le sorti della Provincia di Cosenza, a dichiararlo sono i consiglieri Aceto e Cuzzocrea, i quali pongono all’attenzione del Presidente Iacucci, il tema dei bilanci e dell’insufficiente coinvolgimento dell’ente, che da sempre ha dato risposte in termini di servizi ai comuni e ai cittadini, basti pensare all’edilizia scolastica e dei servizi Sociali

Aceto e Cuzzocrea, appello al presidente Iacucci

Siamo preoccupati per le sorti della Provincia di Cosenza, a dichiararlo sono i consiglieri Aceto e Cuzzocrea, i quali pongono all’attenzione del Presidente Iacucci, il tema dei bilanci e dell’insufficiente coinvolgimento dell’ente, che da sempre ha dato risposte in termini di servizi ai comuni e ai cittadini, basti pensare all’edilizia scolastica e dei servizi Sociali delle scuole di secondo grado e della manutenzione delle innumerevoli strade Provinciali che collegano i 150 comuni Calabresi, cosi come l’encomiabile lavoro che sta svolgendo la Polizia Provinciale nei controlli per il rispetto delle restrizioni, e dei dipendenti che hanno contribuito alla prosecuzione delle attività degli uffici , a dimostrazione della necessità di coinvolgimento da parte degli enti sovra provinciali in tavoli di concertazione per la ripartenza della fase 2.

Il blocco di alcune attività e di alcuni tributi, afferma Cuzzocrea,  pregiudica il corretto funzionamento dell’Ente che sappiamo tutti, già trovarsi in situazione di difficoltà a causa dell’ancora irrisolto quesito sulle funzioni trasferite alle Regioni ma mai perfezionate.
La stessa interruzione di attività come quelle delle Concessionarie di Auto e Moto,Continua Aceto, che non immatricolando non versano Ipt, oltre alla sospensione dei bolli auto, nelle casse della Provincia, sullo stesso piano la mancata riscossione della TARI, che prevede, un versamento all’ente Provincia, da parte dei comuni, del  5% della TEFA. 

Tutto questo rischia, concludono i Consiglieri Provinciali, finchè il governo centrale non trasferirà tali somme al nostro ente, di ritardare interventi sui territori, ciò che chiediamo è una maggiore attenzione alle nostre preoccupazioni,  che il Presidente potrà portare al tavolo nazionale dell’Upi e della stessa Regione, che servirà ad allargare l’ambito delle proposte per non lasciare indietro nessuno, soprattutto quelle imprese che a causa della Pandemia hanno dovuto interrompere le loro attività e che potrebbero subire irrimediabilmente ritardi nei pagamenti delle prestazioni eseguite.
Siamo certi che la concertazione, l’unità negli intenti e la condivisione, superando anche gli steccati di appartenenza politica, soprattutto in periodi di emergenza, sono principi sani e fondamentali che portano a programmazioni forti e ad obiettivi efficaci.

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