martedì,Dicembre 3 2024

Boccia: «Calabria fa meno tamponi del Trentino. Domani andremo al Tar»

Il Ministro degli Affari regionali continua a mandare messaggi esplicitamente alla governatrice della Calabria. Dalle colonne de Il Messaggero, questa mattina evidenzia come Jole Santelli già giovedì abbia ricevuto la diffida. «Se la Calabria non ritirerà l’ordinanza – dice Francesco Boccia – nelle prossime ore sarà impugnata domani mattina al Tar». Nei giorni scorsi l’ex

Boccia: «Calabria fa meno tamponi del Trentino. Domani andremo al Tar»

Il Ministro degli Affari regionali continua a mandare messaggi esplicitamente alla governatrice della Calabria. Dalle colonne de Il Messaggero, questa mattina evidenzia come Jole Santelli già giovedì abbia ricevuto la diffida. «Se la Calabria non ritirerà l’ordinanza – dice Francesco Boccia – nelle prossime ore sarà impugnata domani mattina al Tar». Nei giorni scorsi l’ex vicesindaco di Cosenza ha però ribadito di non voler fare alcun passo indietro. Lo scontro, arrivato a questo punto sembra inevitabile.

Boccia, l’ordinanza della Calabria e il ricorso al Tar

Il Ministro Boccia, riguardo alla minaccia di rivolgersi al Tar, spiega il perché il Governo non abbia gradito l’ordinanza della Calabria. «in quella regione si fanno meno della metà dei tamponi del Trentino Alto Adige (ma dalla Cittadella dicono altro…, ndr) avendo il doppio della popolazione. Siccome abbiamo voluto essere rigorosi ma collaborativi, impugnando diamo alla Santelli ancora una chance». Poi affonda ancora il colpo. «In un momento come questo nessuno può permettersi di anticipare scelte che non sono considerate sicure, mettendo a rischio la vita di lavoratori e clienti. Questo non è giusto».  

Questione sindaci  

Molti sindaci, come noto, non hanno rispettato l’ordinanza della Calabria, svincolandosi da Jole Santelli. Il Ministro Boccia non guarda solo al particolare calabrese, ma allarga il campo. «Non era mai successo nella storia della Repubblica che un’emergenza sanitaria si trasformasse in pandemia. E in questo caso le linee guida le dà lo Stato e le Regioni si devono adeguare e rispettarle. Ma è prevalso il buonsenso: ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole a parte la Calabria. E ringrazio i Comuni che, tramite Decaro, hanno deciso di rinunciare a parte della loro autonomia. Questo per farsi proteggere dallo Stato, attuando le ordinanze del governo».

Articoli correlati