mercoledì,Ottobre 9 2024

Vaccino italiano, lo Spallanzani ridimensiona: «Presto per conclusioni»

L’Istituto Spallanzani di Roma «sulla base dei dati sinora disponibili, per quanto a propria conoscenza, ritiene che non sia possibile giungere a conclusioni di qualunque natura sull’efficacia del potenziale candidato vaccinale». Così la struttura romana replica alle affermazioni di Luigi Aurisicchio, fondatore e amministratore di Takis, azienda biotech di Castel Romano in corsa per un siero in grado

Vaccino italiano, lo Spallanzani ridimensiona: «Presto per conclusioni»

L’Istituto Spallanzani di Roma «sulla base dei dati sinora disponibili, per quanto a propria conoscenza, ritiene che non sia possibile giungere a conclusioni di qualunque natura sull’efficacia del potenziale candidato vaccinale». Così la struttura romana replica alle affermazioni di Luigi Aurisicchio, fondatore e amministratore di Takis, azienda biotech di Castel Romano in corsa per un siero in grado di proteggere dal nuovo coronavirus, che oggi ha annunciato risultati promettenti per il vaccino “dopo i test eseguiti nel laboratorio dello Spallanzani”. Il direttore generale dello Spallanzani, Marta Branca, rimarca che «non ha redatto alcun report ufficiale e non ha ancora distribuito in maniera formale i risultati degli esami effettuati».

E precisa che «l’Istituto ha partecipato a una proposta di ricerca presentata da Takis all’interno di un bando “urgente” lanciato alla Comunità europea, che non è stata finanziata. In vista della possibile partecipazione ad ulteriori bandi, sono state effettuate prove preliminari e parziali sulla risposta in termini di anticorpi neutralizzanti in topi inoculati con formulazioni iniziali di potenziali vaccini. I risultati di queste prove, tuttora in corso di valutazione, indicano che è possibile rilevare negli animali inoculati una risposta in termini di anticorpi neutralizzanti, il che è la premessa per lo sviluppo di un modello di studio basato sui consueti animali da esperimento».

L’Istituto «sta al momento completando queste valutazioni preliminari, per decidere sull’opportunità di continuare questi studi e formalizzare accordi specifici». In ogni caso, l’Inmi «non ha redatto alcun report ufficiale e non ha ancora distribuito in maniera formale i risultati degli esami effettuati».

Lo Spallanzani ricorda inoltre che «è fra i pochi a poter valutare il potere di neutralizzazione degli anticorpi contro il Sars-Cov-2, che sono un parametro importante, fra l’altro, nella valutazione dell’efficacia dei vaccini. Questa attività è messa a disposizione delle altre istituzioni di ricerca, sia pubbliche che private, anche ai fini di allestire progetti per concorrere a bandi di finanziamento di ricerca. In questo ambito – conclude la nota dell’l’Istituto – riceve quotidianamente proposte di collaborazione, ed effettua valutazioni preventive di fattibilità, per poter valutare la possibilità di un proprio coinvolgimento in attività di ricerca comune».

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