venerdì,Marzo 29 2024

Silvia Romano è stata liberata. «Ho resistito, non vedo l’ora di tornare»

Silvia Romano, la volontaria milanese di 25 anni rapita in Kenya il 20 novembre del 2018, è stata liberata. «Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia». Queste le sue prime parole, liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, in un’operazione dell’intelligence scattata la notte scorsa.  Il rapimento di

Silvia Romano è stata liberata. «Ho resistito, non vedo l’ora di tornare»

Silvia Romano, la volontaria milanese di 25 anni rapita in Kenya il 20 novembre del 2018, è stata liberata. «Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia». Queste le sue prime parole, liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, in un’operazione dell’intelligence scattata la notte scorsa. 

Il rapimento di Silvia Romano

Silvia Romano, che lavorava come cooperante in Kenya per la onlus marchigiana Africa Milele, era stata rapita il 20 novembre 2018 nel poverissimo villaggio di Chacama, a circa ottanta chilometri dalla capitale Nairobi. Prelevata con forza da un gruppo di uomini armati di fucili e machete. La polizia locale aveva ipotizzato una pista interna, ossia un rapimento ad opera di criminali comuni a scopo di estorsione, magari anche con la possibilità che la ragazza venisse venduta oltre confine, in Somalia, ai jihadisti di al Shabaab. Tre dei responsabili del blitz erano stati arrestati e dalle indagini, portate avanti in Italia dalla Procura di Roma, era in effetti emerso che la ragazza potesse essere stata trasferita in Somalia subito dopo il sequestro. Un trasferimento lampo organizzato da un gruppo islamista legato al Al-Shabaab che aveva fornito alla banda di criminali comuni kenyoti, autori materiali del sequestro, denaro e mezzi. Queste informazioni erano emerse un anno dopo il sequestro, nel novembre scorso, e da quel momento non era trapelato più nulla.

La volontaria ora sta bene

La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio«Sta bene ed è in forma. Provata ovviamente dallo stato di prigionia ma sta bene». Così il presidente del Copasir, Raffaele Volpi. L’operazione dell’Aise, diretta dal generale Luciano Carta, è stata condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali ed è scattata la scorsa notte. L’operazione è avvenuta in una zona colpita negli ultimi giorni dalle alluvioni. E’ «una bella notizia attesa da tempo – ha spiegato Volpi -. I complimenti vanno al generale Carta, agli uomini e donne dell’Aise che con il loro incessante lavoro, mai alla luce della ribalta, hanno permesso questo importantissimo risultato. Grazie ragazzi e ben tornata a casa Silvia».

L’annuncio dato dal premier Conte 

«Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei nostri servizi di intelligence. Silvia, ti aspettiamo in Italia!». Lo ha scritto su twitter il premier Giuseppe Conte dando a tutti la lieta notizia. «Ora ho solo bisogno di pensare, di ragionare, finché non la vedo non mi sembra vero, è un momento delicato». Lo ha detto al telefono Enzo Romano, il papà di Silvia Romano. «La felicità è talmente grande che scoppia – ha aggiunto – non mi interessa di nessun altro, solo di riabbracciare mia figlia dopo 17 mesi».

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