Mamma gufo manda in ospedale due coniugi a difesa dei suoi piccoli [VIDEO]
I più maliziosi avrebbero pensato subito ad una grave lite familiare. Del resto i segni erano presenti in modo evidente sul corpo di entrambi i coniugi. Invece è stato un gufo femmina, appena diventata mamma di tre splendidi esemplari, a spedire in ospedale marito e moglie. La colpa? Essere usciti di notte sul balcone per una
I più maliziosi avrebbero pensato subito ad una grave lite familiare. Del resto i segni erano presenti in modo evidente sul corpo di entrambi i coniugi. Invece è stato un gufo femmina, appena diventata mamma di tre splendidi esemplari, a spedire in ospedale marito e moglie. La colpa? Essere usciti di notte sul balcone per una boccata d’aria. Quanto bastava, insomma, per far percepire un possibile pericolo al rapace ed azionare il meccanismo di difesa. Il singolare episodio è accaduto a Longobucco nei giorni scorsi ed ha interessato una coppia che vive lungo il corso principale del paese.
L’aggressione del gufo femmina
Il nido era presente da un po’ di tempo sul balcone, ma l’uomo e la donna non avevano idea di cosa ci fosse all’interno. Sono stati i Carabinieri forestali a rinvenire tre piccoli gufi di fianco a tre uova ancora chiuse e a svelare l’arcano. Sì, perché nessuno si era accorto inizialmente di cosa avesse potuto mettere ko due persone. La prima ed essere aggredita è stata la donna, colpita ripetutamente tra capo e collo. Soccorsa dal marito, è stata portata in Guardia medica per le prime cure. L’uomo, nel frattempo ritornato a casa per far luce sull’episodio, ha ricevuto il medesimo trattamento. E’ infatti per l’istinto di protezione materno che il gufo femmina si è scagliato con violenza sul suo capo.
L’intervento dei Carabinieri forestali
Ricevuta assistenza, ha raccontato di aver scorto solo un volatile bianco dotato di una forza tale da stenderlo con un paio di colpi. Le tenebre e la rapida dinamica dell’aggressione non hanno regalato agli uomini dell’Arma ulteriori dettagli. Il sopralluogo effettuato ha però rinvenuto il nido con i piccoli ospiti al suo interno. Erano sì spaesati dalla videocamera del cellulare che li riprendeva, ma anche divertiti. Appena si schiuderanno le altre uova, tutti gli esemplari di gufo comune (specie protetta) saranno trasferiti nel Parco Nazionale della Sila.