Buoni spesa, il bando che non c’è e la furia di De Rosa
Ci sono ancora 73mila euro di buoni spesa da distribuire ai bisognosi per il contrasto all’emergenza alimentare. Quello che non c’è, invece, è il nuovo bando a cui partecipare per ottenerli. Né quello vecchio è stato riaperto. Ciononostante questa mattina il consigliere comunale Marco Ambrogio ha annunciato dal suo profilo Facebook che a partire da
Ci sono ancora 73mila euro di buoni spesa da distribuire ai bisognosi per il contrasto all’emergenza alimentare. Quello che non c’è, invece, è il nuovo bando a cui partecipare per ottenerli. Né quello vecchio è stato riaperto. Ciononostante questa mattina il consigliere comunale Marco Ambrogio ha annunciato dal suo profilo Facebook che a partire da domani sarà possibile «portare la domanda direttamente presso gli uffici del Welfare in via degli Stadi, dove il personale è a disposizione per la compilazione della stessa».
Il post di Ambrogio, però, non trova alcun riscontro negli atti del Comune, così abbiamo provato a chiedere delucidazioni ad Alessandra De Rosa, assessore al Welfare di Palazzo dei Bruzi, che dall’inizio dell’emergenza sta lavorando come una formica per cercare di dare un sostegno alle famiglie in difficoltà. E abbiamo scoperto che, come nella celebre battuta di Marcello Marchesi diventata anche il titolo di un libro di successo qualche anno fa, anche le formiche nel loro piccolo si incazzano.
Nessuna riapertura del bando per adesso
De Rosa è andata letteralmente su tutte le furie alla notizia della comunicazione di Ambrogio. Il Settore Welfare del Comune, infatti, è ancora alle prese con la stesura dell’elenco di chi, nelle scorse settimane, ha beneficiato dei buoni. Un elenco che, con i dovuti omissis legati alla privacy, dovrebbe essere reso pubblico a breve. Le operazioni vanno a rilento perché, in assenza di software adeguati, agli uffici comunali tocca fare tutto a mano. Visto che ancora non si ha contezza esatta di chi siano stati i beneficiari, della riapertura del bando è quantomeno prematuro parlare. Facendolo, secondo De Rosa, si rischia invece di illudere i tanti cittadini che di quei buoni avrebbero bisogno.
L’assessore usa parole di fuoco: «Mi meraviglia che chi è stato assessore non sappia che per riaprire un bando servono prima delibere e determine. Il Welfare è una cosa seria e non si può usare per politiche clientelari». Il sospetto di De Rosa è che con quell’annuncio il consigliere voglia prendersi meriti per la futura nuova distribuzione dei buoni in vista delle elezioni del 2021. A Palazzo dei Bruzi, infatti, circola da tempo una voce secondo cui proprio Ambrogio potrebbe essere uno dei candidati alla successione di Mario Occhiuto. Magari proprio per il centrodestra, nonostante ufficialmente sieda tra i banchi dell’opposizione. «Se dovesse accadere, dopo questa sparata può scordarsi il mio voto!», tuona De Rosa.
L’attesa per i buoni promessi dalla Regione
L’assessore smentisce poi un’altra indiscrezione sui buoni, che avevamo raccolto ieri in piazza dei Bruzi durante la manifestazione dei ristoratori. Un altro membro della Giunta, Michelangelo Spataro, ci aveva confidato infatti che l’intenzione del Comune era quella di distribuire i 73mila euro di buoni rimasti soltanto alle famiglie bisognose di cui fanno parte bambini che hanno meno di cinque anni.
«Capisco che la cifra non sia consistente e che ci sarà sempre qualche scontento – spiega De Rosa – ma dobbiamo cercare di aiutare tutti, quindi escludo che si possano adottare criteri del genere. Spero, invece, che si possano svincolare alcune risorse del Comune per destinarle al Welfare, in un momento come questo sarebbe di grande aiuto per i cittadini in difficoltà». Nel frattempo, a Palazzo dei Bruzi aspettano ancora i circa 700mila euro che la Regione aveva promesso per supportare la lotta all’emergenza alimentare. Anche quelli sarebbero di grande aiuto, ma nessuno li ha ancora visti.