venerdì,Marzo 29 2024

Dimore storiche, Amarelli: «Un valore aggiunto pr il turismo»

La rete delle dimore storiche calabresi, presidi, scrigni e contenitori di memoria e cultura, rappresenta un particolare valore aggiunto per investire sul turismo di vicinanza; che resta leva strategica per la conoscenza e promozione interna di un patrimonio identitario spesso sottovalutato e che diventa invece declinazione obbligata dalle dinamiche in progress del superamento dell’emergenza Covid-19.

Dimore storiche, Amarelli: «Un valore aggiunto pr il turismo»

La rete delle dimore storiche calabresi, presidi, scrigni e contenitori di memoria e cultura, rappresenta un particolare valore aggiunto per investire sul turismo di vicinanza; che resta leva strategica per la conoscenza e promozione interna di un patrimonio identitario spesso sottovalutato e che diventa invece declinazione obbligata dalle dinamiche in progress del superamento dell’emergenza Covid-19. Una prospettiva rispetto alla quale la Sibaritide può vantare e giocare eredità importanti e prestigiose.

È quanto dichiara Pina Amarelli, Presidente del Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli e membro del consiglio nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane rilanciando i dati del recentissimo studio condotto dal prestigioso sodalizio che da quarant’anni promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio degli immobili storici più rilevanti del Paese, sugli effetti del Covid sui beni culturali privati in Italia. – Commissionato alla Fondazione Bruno Visentini in collaborazione con Confagricoltura e Confedilizia, la ricerca evidenzia le ripercussioni sulla rete degli immobili storici e ne stima perdite di circa 2 miliardi di euro, 30 mila posti di lavoro a rischio, tra i 25 e i 30 milioni di visitatori in meno.

Ieri, domenica 24 maggio l’edizione 2020 della Giornata dell’Associazione delle Dimore Storiche Italiane si è tenuto in modalità virtuale. Promosso dal Sodalizio che come ogni anno consente in questa data di visitare palazzi e tenute privati gratuitamente l’evento fisico è stato spostato ad ottobre. Sui canali social Facebook, Twitter e YouTube dell’Associazione e con gli hashtag #ADSI #dimorestoricheitaliane e #iorestoinitalia sarà quindi possibile accedere ad immagini e contenuti e scoprire e curiosare negli ambienti signorili e nei parchi che li circondano.

Vi aderirà anche il Palazzo Amarelli, con il Museo d’Impresa (la cui apertura è programmata per mercoledì 3 giugno), il secondo più visitato d’Italia dopo quello della Ferrari, tra i 4500 edifici che fanno dell’Italia il territorio che custodisce il 60% dei beni culturali mondiali.