Ecco come cambia la scuola da settembre: dagli ingressi alle lezioni
La scuola italiana si prepara a una rivoluzione (causa Covid19). In classe fino alle scuole medie, mentre le superiori continueranno con le lezioni online.
E’ in dirittura d’arrivo il progetto della nuova scuola ai tempi del Covid19. L’emergenza sanitaria, così come in altri settori, costringe il ministero della Pubblica Istruzione a rivedere tutto. Da settembre, infatti, ci sarà una rivoluzione nella forma e nella sostanza. In primis, torneranno in classe gli studenti fino alle scuole medie, mentre gli istituti superiori continueranno con le lezioni online (fino a contro ordine). Alla base di tutto ci sarà il distanziamento sociale.
Ciò vuol dire che non esisteranno più classi composte da 25-30 persone, ma la disposizione delle classi sarà completamente rivista in quanto il Comitato tecnico-scientifico ritiene che gli edifici scolastici possano essere i nuovi “focolai” dell’epidemia dall’autunno in poi. Per evitare ciò, il Ministero intende modificare gli ingressi e la durata delle lezioni. Si entrerà e si uscirà sempre a gruppi, ma in diverse fasce orarie. Si lavora anche ad intervalli variabili più lunghi rispetto ai canonici 15 minuti.
Guanti e mascherina a scuola: come utilizzarli
Non saranno necessari i guanti, visto che ogni scuola dovrà dotarsi dei dispenser per igienizzarsi le mani, mentre l’utilizzo delle mascherine potrebbe essere reso obbligatorio per la scuola elementare e scuola media, ad esclusione della scuola materna. Qualora si riuscisse a garantire una distanza superiore ai due metri, lo studente interrogato potrà levarsi la mascherina per interloquire con l’insegnante. Poi le lezioni: la durata massima dovrebbe essere di 30 minuti, mentre ogni scuola italiana dovrà rientrare anche il sabato mattina. Non tutti gli istituti, infatti, utilizzavano i sei giorni a settimana per distribuire le lezioni. Oggi invece sarà fondamentale per scongiurare che gli studenti rimangano a contatto il più a lungo possibile tra loro.
Il rapporto numerico tra operatori e studenti
Secondo il Comitato tecnico-scientifico, inoltre, il rapporto numerico tra operatori, bambini e adolescenti dovrebbe essere il seguente:
- per i bambini in età di scuola dell’infanzia (da 3 a 5 anni) è consigliato un rapporto di un adulto ogni 5 bambini;
- per i bambini in età di scuola primaria (da 6 ad 11 anni) è consigliato un rapporto di un adulto ogni 7 bambini;
- per gli adolescenti in età di scuola secondaria (da 12 a 17 anni) è consigliato un rapporto di un adulto ogni 10 adolescenti.