«I calciatori in scadenza dall’1 luglio possono salutare». Ds e club preoccupati
«Ad oggi tutti i calciatori in scadenza al 30 giugno possono dire arrivederci». Sono parole proferite nei giorni scorsi dal presidente dell’Assoagenti Beppe Galli. «La Federazione dovrebbe intervenire sul prolungamento dei contratti, ma finora ci sono state solo parole – ha aggiunto – . I giocatori in teoria possono rifiutarsi di giocare oltre la scadenza del proprio accordo. C’è
«Ad oggi tutti i calciatori in scadenza al 30 giugno possono dire arrivederci». Sono parole proferite nei giorni scorsi dal presidente dell’Assoagenti Beppe Galli. «La Federazione dovrebbe intervenire sul prolungamento dei contratti, ma finora ci sono state solo parole – ha aggiunto – . I giocatori in teoria possono rifiutarsi di giocare oltre la scadenza del proprio accordo. C’è poi la questione polizza assicurativa. Ogni agente parlerà col proprio assicuratore per prolungarla. I nuovi acquisti possono aggregarsi al futuro club, ma non possono scendere in campo fino al termine del campionato 2019/20».
Calciatori in scadenza, club preoccupati
L’emergenza Covid-19 ha creato un vulnus incredibile nel regolamento. Inaspettato. Paradossalmente, senza alcuna legge che lo impedisca, dall’1 luglio un calciatore avrebbe facoltà di piantare in asso il club con cui si allenava fino al giorno prima. In Serie A i casi più eclatanti sono quelli di Kulusevski, Petagna e Rrahmani, ma i prestiti tra tra massimo campionato e Serie B sono centinaia. Il Cosenza, per esempio, si troverebbe in difficoltà al pari di tante altre formazioni cadette. I club sono molto preoccupati e l’argomento dei calciatori in scadenza verrà preso a breve nel Consiglio federale di giorno 8. L’ipotesi più concreta è quella di una nuova negoziazione tra le parti, ma sarebbe il caos…