Corruzione e droga in carcere, arrestate tre persone
Nel mirino degli inquirenti finiscono un detenuto italiano, sua moglie e un agente di polizia penitenziaria che avrebbe favorito l'uomo in carcere.
Corruzione e traffico di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio all’interno del carcere di Viterbo. Sono le accuse contestate a un detenuto italiano, già ristretto per altri motivi, a sua moglie, da oggi agli arresti domiciliari, e a un agente di Polizia Penitenziaria in servizio nella casa circondariale. Le indagini, coordinate dal pm di Viterbo, Stefano d’Arma, avrebbero consentito di ricostruire una serie di attività illecite tra dicembre 2018 e tutto il 2019.
L’agente di polizia penitenziaria, secondo quanto si apprende, avrebbe approfittato della sua posizione, portando in carcere (dietro compensi in denaro) ingenti quantitativi di hashish e numerosi cellulari di ridotte dimensioni, comprensive di schede Sim intestate a soggetti fittizi. Cellulari che il detenuto avrebbe rivenduto ai compagni di cella e lo stesso in un’occasione è stato trovato in possesso anche di sostanza stupefacente.
