Chat Palamara, Ermini: «Valutiamo se trasferire magistrati intercettati»
La prima commissione del Csm valuta le chat di Palamara per eventuali trasferimenti dei magistrati intercettati dalla procura di Perugia.
Il Consiglio Superiore della Magistratura fa sul serio. Per recuperare un minimo di credibilità, dopo la nota vicenda Palamara, il “parlamentino” dei magistrati ha deciso di andare a fondo sulla questione delle chat intercettate dalla procura di Perugia, spulciando ogni conversazione tra l’ex pm di “Calciopoli”, Luca Palamara e i suoi colleghi, chi all’epoca componente del Csm o chi in attesa di incarichi direttivi o semidirettivi. A valutare tutta la documentazione è la prima commissione del Csm. La commissione disciplinare invece entra in gioco su richiesta del ministro della Giustizia o della procura generale della Cassazione. Sono due aspetti da tenere in considerazione per capire come funziona il mondo del Csm.
Nel caso di specie, la prima commissione sta leggendo tutte le chat di Luca Palamara al fine di rilevare eventuali incompatibilità ambientali e funzionali relative ai comportamenti tenuti dai magistrati, giudici o pm, che discutono di tutto e di più con il pm originario della provincia di Reggio Calabria. Il rischio di un terremoto togato c’è tutto, perché come abbiamo riportato nei servizi che trovate in home page, le argomentazioni di alcuni magistrati vertevano su decisioni di colleghi appartenenti al distretto giudiziario in cui svolgono la funzione di magistrato.
D’altronde, anche il vicepresidente del Csm, David Ermini (Pd) nei giorni scorsi ha fatto intendere che saranno assunti tutti i provvedimenti necessari al fine di fare chiarezza e soprattutto pulizia. Quindi, sul tavolo ci sono almeno una decina di trasferimenti in altra sede per incompatibilità ambientale. E i nomi sono anche grossi.
Chat Palamara, cosa aveva detto David Ermini
David Ermini pochi giorni ad Omnibus, trasmissione in onda su La7, aveva detto le seguenti parole: «Queste chat secondo la procura di Perugia non hanno rilievo penale, ma sono state inviate al ministero della Giustizia e alla procura generale della Cassazione per eventuali azioni disciplinari. Noi, come Csm, possiamo avviare procedimenti amministrativi, utilizzando queste chat per trasferire qualche magistrato per incompatibilità funzionale o ambientale». Il Csm, di sua iniziativa, «può agire solo per i trasferimenti, così come abbiamo fatto per un magistrato della Direzione Nazionale Antimafia. In prima commissione stiamo esaminando tutte le chat, scartando i rilievi personali».