sabato,Giugno 14 2025

Caporalato ad Amantea, i nomi delle persone arrestate

Due cittadini pachistani hanno denunciato i titolari della "Carota Srl" di Amantea. Così nasce l'inchiesta sul caporalato. Ecco gli indagati.

Caporalato ad Amantea, i nomi delle persone arrestate

Importante inchiesta della procura di Paola sul caporalato ad Amantea. Indagine condotta dal commissariato di polizia di Paola che ha smascherato un gruppo di persone, tra italiani e stranieri, che avrebbero schiavizzato diversi lavoratori del Bangladesh. Ecco intanto i nomi delle persone arrestate, legate all’azienda agricola “La Carota Srl”. (LEGGI QUI LA NOTIZIA)

Agli arresti domiciliari finiscono, su richiesta del pm Antonio Lepre, cinque italiani e due stranieri:

  • Gennaro Suriano  
  • Francesco Suriano
  • Rocco Suriano
  • Saverio Suriano
  • Roberto Suriano
  • Anouar Hossain Mizan
  • Das Kakon

Le indagini della procura di Paola

L’inchiesta della procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni e dal pm Antonio Lepre, si fonda sull’azienda agricola “La Carota Srl”, costituita nel 1997 dalla famiglia Suriano. I soci si avvalevano di Anouar Hossain Mizan e Das Kakon per reclutare i lavoratori stranieri. Proprio da due di essi nasce l’indagine del commissariato di Paola, diretto dal vice questore Giuseppe Zanfini, che ha raccolto la denuncia di due cittadini pachistani. I titolari, approfittando del loro stato di bisogno, avrebbero preteso dagli stessi estenuanti turni di lavoro e con paghe giornaliere basse.

Contro i lavoratori anche violenze e minacce

In un caso, uno dei lavoratori, che seguiva le regole del Ramadan, pensava di firmare la busta paga ed invece scopre che i datori di lavori gli avevano sottoposto il foglio per le dimissioni volontarie, dopo uno screzio avvenuto tra le parti per i turni massacranti, senza alcun rispetto delle norme. Secondo la procura di Paola, dalle parole dei denuncianti si evince «in modo distintivo tutte le condotte distorsive del mercato del lavoro e dignità umana caratterizzate dallo sfruttamento mediante violenza, minaccia o intimidazione». «Condotte che non si risolvono in mere violazioni delle regole relative all’avviamento nel mercato del lavoro, ma realizzano un vero e proprio sfruttamento, unitamente a violazioni sulle leggi concernenti i contratti di lavoro, orari, detrazioni  fiscali e tributarie».

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