Il contributo del gioco d’azzardo contro hackeraggio e truffe online
Si chiude con un +7,9% il dato relativo alle segnalazioni di operazioni sospette, come confermato dall’Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia (UIF), per l’anno 2019.
105.789 casi, più di 7500 rispetto all’anno precedente, con un incremento quasi duplicato rispetto a due anni fa: merito di intermediari e altri operatori finanziari, la seconda categoria di soggetti impegnati per segnalazioni, passati dal 16.5 al 23.3%. Per incidenza, dal Rapporto Annuale 2019, i primi a livello di segnalazioni sono tutti gli operatori bancarie le Poste Italiane, il cui contributo, in termini percentuali, è sceso però al 64.5%. Spicca anche un terzo soggetto, fondamentale nella segnalazione di sospette transazioni: si tratta del gioco d’azzardo, la cui percentuale di incidenza è del 61.1%, dato che denuncia come il gioco sia stato fondamentale nell’accurato sistema di prevenzione al riciclaggio e alle attività illecite. Gran parte del contributo viene dal mondo casinò online sicuri. Crollano, invece, le segnalazioni legate al finanziamento di terrorismo, diminuite del 28%, grazie ad una minore percezione della minaccia legata all’ISIS. Ma cosa c’entra, in tutto ciò, il gioco d’azzardo?
I CONTRIBUTI DEL GIOCO
Il mondo del gioco, sia fisico sia online, è un mercato sempre più in espansione, ragion per cui è finito ormai da tempo nell’occhio del ciclone legato al crimine organizzato, che prova a sfondare le porte di quello che è considerato un mercato fertile sotto il punto di vista economico. Per questo le attenzioni dell’UIF si sono rivolte ai money transfer, agli operatori del FinTeche delle valute virtuali.
L’ESEMPIO DI SNAI
Gli operatori, da parte loro, si sono attrezzati con un grande sistema di sicurezza. È il caso del colosso della piattaforma Snai Casino, non solo uno dei più attivi per la promozione del programma legato al Gioco Responsabile, ma anche uno dei maggiori promotori di una ferrea normativa anti-riciclaggio, che parte da una attenta verifica dell’identità dell’utente ed arriva al monitoraggio totale del conto di gioco.
Snai,in pratica, impone limiti ai depositi e consente il prelievo solo se il Cliente ha perfezionato il Conto di Gioco con l’invio del documento d’identità. Peraltro, tutti i prelievi avvengono in base alla normativa vigente ed il soggetto deve corrispondere al titolare del conto di gioco. Anche per la chiusura dello stesso c’è bisogno di verificare l’identità. Il tutto in piena collaborazione con le autorità del territorio.
IL GIOCO NEL MIRINO DEL CRIMINE ORGANIZZATO
Tornando ai dati dell’UIF, l’84% delle segnalazioniè stato bollato con un rating di rischio medio alto, mentre il 18% è stato sottoposto ad approfondimenti mirati. Un sistema che vede coinvolto ogni tipo di criminalità, anche straniera, desiderosa di arricchirsi tramite trasferimenti fraudolenti di valori, truffe, abusivismo finanziario, reati tributari e fallimentari. La matrice estera di questo crimine organizzato denuncia una popolarità del gioco su scala transazionale.
Per la SRA, cioè la Supranational Risk Assessment, il settore dei giochi è tra i più esposti al riciclaggio e al finanziamento terroristico. Sono i dati del 2020 a confermare questo trend: in Unione Europea il settore giochi ha toccato un fatturato di 25 miliardi, denaro questo che va protetto e valorizzato. Per questo nell’agosto dello scorso anno si è concluso un progetto di realizzazione di nuove modalità di inoltro di segnalazioni, soprattutto per gli operatori di settori delle carte di pagamento e di giochi.
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