giovedì,Ottobre 10 2024

Cosenza, 34enne in manette per “sextorsion”: incastrato dalla Mobile

In pochissimo tempo, la Squadra Mobile di Cosenza ha arrestato un 34enne, accusato di estorsione. Incastrato ieri mattina a Rende.

Cosenza, 34enne in manette per “sextorsion”: incastrato dalla Mobile

Ieri mattina, al culmine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal procuratore capo Mario Spagnuolo, la Squadra Mobile ha arrestato in flagranza di reato di estorsione W. N., 34enne di Cosenza. L’indagato, una decina di giorni addietro, aveva contattato un professionista cosentino paventandogli la possibilità che soggetti della criminalità organizzata potessero inviare a sua moglie delle sue immagini intime e diffonderle in rete. 

Sextorsion a Cosenza, come si sono svolte le indagini

Per scongiurare questa eventualità il 34enne, il quale annovera parentele con personaggi della malavita locale, si sarebbe proposto per fungere da “mediatore” tra la vittima e questi non meglio precisati personaggi della criminalità organizzata cosentina, i quali avrebbero preteso, per non diffondere e cancellare queste foto intime, il pagamento di una somma di 10mila euro a titolo estorsivo, suddivisi in due tranches, che avrebbe dovuto consegnare loro lo stesso indagato per “sextorsion”.

Beccato dalla Squadra Mobile di Cosenza

Le indagini immediatamente avviate e condotte dalla terza sezione “Reati contro la persona, reati sessuali e reati in pregiudizio di minori” della Squadra Mobile, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, anche con attività di intercettazione e di videoriprese, hanno consentito nello spazio di pochissimo tempo di ricostruire tutta la vicenda e di individuare le responsabilità dell’autore. 

Ieri mattina, intorno a mezzogiorno, a Rende, subito dopo che il 34enne si era fatto consegnare la prima tranche, 5mila euro, dell’estorsione dal professionista, gli uomini della Squadra Mobile di Cosenza sono intervenuti, bloccando l’uomo, che è stato trovato in possesso di tutta la somma corrisposta. Ora si trova in carcere a Cosenza.

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