Marcello Manna: «Jole è stata una donna competente e capace»
«Ha amato la vita sino all’ultimo respiro e sino all’ultimo respiro ha creduto in una Calabria capace di riscrivere la propria storia»: così il sindaco di Rende Marcello Manna alla notizia della scomparsa della governatrice regionale Jole Santelli, venuta a mancare all’improvviso la scorsa notte. «Jole – ha proseguito il primo cittadino che ha dichiarato
«Ha amato la vita sino all’ultimo respiro e sino all’ultimo respiro ha creduto in una Calabria capace di riscrivere la propria storia»: così il sindaco di Rende Marcello Manna alla notizia della scomparsa della governatrice regionale Jole Santelli, venuta a mancare all’improvviso la scorsa notte. «Jole – ha proseguito il primo cittadino che ha dichiarato per domani il lutto cittadino e fatto porre le bandiere a mezz’asta dinanzi il municipio – non è più tra noi, ma il suo lascito sia monito alle generazioni future, a chi, come lei, si è sempre speso per il bene collettivo e per costruire un futuro più florido per la nostra terra. A lei mi legava una profonda amicizia e stima, nate, quando ancora avvocata, non aveva intrapreso la carriera politica». «La nostra presidente è stata una donna competente e capace, simbolo di tenacia e impegno. Il suo credere fortemente nelle istituzioni, la sua esperienza parlamentare insieme all’essere legata alla sua terra, ha fatto sì che la questione meridionale sia ritornata ad essere tema centrale della politica nazionale ed europea. Con lei, in qualità di presidente dell’AIC e dell’ATO Cosenza ho avuto modo di toccare con mano la solidità del suo agire politico sempre volto all’innovazione e alla sostenibilità delle idee e alla valorizzazione del nostro patrimonio identitario, delle eccellenze e delle risorse che dobbiamo tutelare. Non disperdiamo, dunque, questo patrimonio, questo ultimo gesto d’amore: lavoriamo insieme per il bene della Calabria», ha concluso Manna. Affettuosa, esuberante, piena di idee e soprattutto vitale! So che è contenta Iole e la voglio ricordare con una frase di Emma Goldman, «Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione», ha aggiunto l’assessora Marta Petrusewicz.