Coronavirus, Crisanti è pessimista. Coprifuoco in Lombardia e Campania
Il virologo dell'Università di Padova, Andrea Crisanti: «Vaccino in due mesi irrealistico. Prima di distribuirlo passano tanti mesi».
Il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti non crede alla possibilità di avere un vaccino in breve tempo. Lo ha riferito a Sky Tg24. «Lo vedo piuttosto irrealistico. Forse fra due mesi arriverà qualcuno che dice “abbiamo un vaccino”. Ma da lì a fare uno studio pilota e poi a distribuirlo, passano tanti mesi. La situazione è sicuramente molto preoccupante, lo dicono i numeri. Anche retrospettivamente guardando a come stavamo a fine giugno e luglio, quando avevamo 150 casi, sicuramente i numeri di oggi dimostrano che non si è fatto abbastanza per consolidare questi risultati. A questo punto rimangono le solite misure restrittive, che speriamo riducano i contagi e che non si arrivi a misure estreme di lockdown».
Alla domanda se questa estate abbiamo perso un’occasione importante, l’esperto ha risposto: «Sulla base di quello che stiamo vedendo adesso abbiamo messo a rischio sia i sacrifici che hanno fatto gli italiani che sono restati a casa due mesi sia l’economia, un sacrificio che ci è costato 150-160 milioni». «La sfida per i prossimi mesi e nei prossimi due anni sarà tenere sotto controllo il virus, stiamo dando un vantaggio competitivo pauroso a Cina, Giappone, Corea, cioè a tutte quelle economie che sono riuscite a controllare l’epidemia. Fare paragoni con altri Paesi europei è da vili».
Cosa succede in Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania
Nel frattempo in Lombardia si pensa al coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino. In queste ore stop a tutte le attività e agli spostamenti, tranne in casi eccezionali come motivi di lavoro e di salute. In Piemonte chiusi i centri commerciali durante il weekend. Sono esclusi da questa ordinanza le farmacie e le alimentari. In Liguria divieto di assembramento totale nell’intera Regione a partire da lunedì. In Campania invece coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino, ma scuole elementari riaperte. L’Unità di crisi della Regione Campania “suggerisce” alla Regione «di richiedere al ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività».