Coronavirus, proteste in diverse città italiane contro il DPCM
Scene da guerriglia urbana in diverse città italiane per protestare contro le misure adottate dal governo. A Milano circa un centinaio di manifestanti al grido di “libertà libertà” e “vogliamo i soldi” hanno sfilato lungo corso Buenos Aires, dove hanno esploso dei petardi e, a quanto si apprende, hanno lanciato una molotov contro un’auto dei vigili
Scene da guerriglia urbana in diverse città italiane per protestare contro le misure adottate dal governo.
A Milano circa un centinaio di manifestanti al grido di “libertà libertà” e “vogliamo i soldi” hanno sfilato lungo corso Buenos Aires, dove hanno esploso dei petardi e, a quanto si apprende, hanno lanciato una molotov contro un’auto dei vigili urbani, che però non è stata presa. Dopo essersi diretti verso Porta Venezia, sono arrivati in piazza della Repubblica. I manifestanti hanno tentato anche un assalto, sventato dalle forze dell’ordine, sotto la sede della Regione Lombardia. Dopo aver lanciato i fumogeni hanno sfondato diverse transenne, rovesciato i cassonetti e staccato alcuni spartitraffico provvisori.
Sono state 15 le persone portate in Questura per accertamenti. Nel corso dei disordini un poliziotto è rimasto contuso. L’obiettivo dei manifestanti era muoversi compatti contro la Regione Lombardia. Un assalto sventato con fermezza dalle forze di polizia e dal servizio messo in piedi dalla Questura, a difesa dei vari ingressi del Palazzo della Regione, e che ha portato gli agenti a lanciare alcuni lacrimogeni contro i manifestanti. Durante le protesta, nonostante la tensione fosse altissima, non si sono mai registrati momenti di contatto vero e proprio tra gli agenti e i manifestanti.
Qui Torino: ecco cosa è successo ieri
A Torino scene da guerriglia urbana quelle che hanno avuto per teatro ieri sera nel centro. Alla fine il bilancio è di una decina di feriti tra i poliziotti, un fotoreporter, colpito alla testa da una bottiglia, e di una decina di manifestanti fermati per accertamenti: al momento sette sarebbero stati arrestati e due denunciati per accuse che vanno dalla resistenza aggravata a pubblico ufficiale in corso, al travisamento e al danno di oggetti mentre al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi di devastazione. Tra di loro vi sarebbero alcuni ultrà e nessuno sarebbe titolare di un’attività o dipendente di un esercizio pubblico. Durante i disordini, i manifestanti hanno saccheggiato negozi, devastato locali e dato alle fiamme cassonetti dei rifiuti.
Qui Napoli: ancora proteste
A Napoli hanno manifestato un migliaio di partecipanti. A intervenire vari rappresentanti di settori e categorie, colpiti dalle chiusure e dalle restrizioni anti-Covid, previste dall’ultimo Dpcm e dalle recenti ordinanze nella Regione Campania. In piazza rappresentanti del settore della ristorazione, barman, ma anche del mondo dell’animazione e intrattenimento, precari dello spettacolo, piccoli artigiani. “Ribellati al Dpcm“, “De Luca dimettiti”, ‘Sono un lavoratore a nero, esisto anche io’ recitano alcuni cartelli. La manifestazione è stata pacifica e non si sono registrate tensioni. La piazza è presidiata dalle forze dell’ordine.
Disordini anche a Trieste
Titolari di ristoranti, bar, palestre e piscine si sono riuniti lunedì sera in piazza dell’Unità a Trieste per protestare pacificamente contro il nuovo Dpcm. «Il manifestare pacifico di queste persone è stato interrotto da un piccolo numero, un gruppetto di manifestanti che hanno lanciato dei fumogeni», ha detto il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga, sceso in piazza con gli imprenditori.