venerdì,Dicembre 13 2024

Pd in pressing su Conte: «Chiediamo verifica di maggioranza»

Il capogruppo Pd in Senato mette in dubbio le capacità politiche di alcuni ministri e trova sponda nell'opposizione. Conte ora è accerchiato.

Pd in pressing su Conte: «Chiediamo verifica di maggioranza»

Il Pd esce allo scoperto e chiede un rimpasto di governo al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. La richiesta arriva direttamente dal capogruppo del Senato, Andrea Marcucci, il quale in aula ha voluto aprire una forte discussione nella maggioranza. Parole che hanno trovato pronte le opposizioni. Forza Italia e Lega infatti si sono dette disponibili a collaborare con il Governo, senza chiedere «poltrone, ma proporre idee per fronteggiare insieme l’emergenza sanitaria da coronavirus» ha detto oggi Matteo Salvini.

Pd in pressing sul premier Conte. Ecco cosa ha detto Marcucci

«Ho delle richieste che le chiedo di valutare: i singoli ministri sono adeguati all’emergenza che stiamo vivendo?» ha dichiarato Andrea Marcucci in Senato, rivolgendosi probabilmente al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, esponente del Movimento Cinque Stelle. «Questo governo deve andare avanti e deve avere le migliori donne e uomini che possono salvare nostro paese. E poi la verifica della tenuta della maggioranza: noi dobbiamo poter contare su una maggioranza parlamentare solida che ci permetta di governare bene questo Paese» ha aggiunto il capogruppo del Pd, Andrea Marcucci.

«Ho delle richieste che le chiedo di valutare: i singoli ministri sono adeguati all’emergenza che stiamo vivendo?»

«Il Presidente Conte valuti se i singoli ministri sono adeguati all’emergenza, apra la verifica, abbiamo bisogno di una maggioranza coesa. E lei ha anche l’onore e l’onere, soprattuto, di coinvolgere l’opposizione. Va trovato un luogo – una commissione o una bicamerale – dove le opposizioni si possano confrontare con il governo e la maggioranza. Trovi lei il luogo dove confrontarsi costantemente con il Parlamento. Il Parlamento rappresenta il Paese, il Parlamento va ascoltato» ha concluso Andrea Marcucci.

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