Miozzo (Cts): «Scuole chiuse sono un’emergenza. Vanno riaperte»
Il dottor Agostino Miozzo è coordinatore del Comitato tecnico scientifico. In una sua lunga intervista al Corriere della Sera ha parla della necessità di riaprire le scuole. «C’è un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole ha detto -. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola come segnale di efficiente reazione in risposta
Il dottor Agostino Miozzo è coordinatore del Comitato tecnico scientifico. In una sua lunga intervista al Corriere della Sera ha parla della necessità di riaprire le scuole. «C’è un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole ha detto -. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola come segnale di efficiente reazione in risposta all’emergenza. Banalizzo e sintetizzo questioni drammaticamente serie, ma ho la percezione che la tradizionale cultura di disprezzo del bene primario che è la scuola e la formazione dei nostri giovani si traduca bene nelle reazioni di molti improvvisati politici del nostro disgraziato Paese».
Miozzo e le scuole chiuse
Miozzo approfondisce il concetto. «Il governo inglese, annunciando il lockdown totale, ha lasciato aperte le scuole. Cito il suo messaggio: “Essere a scuola è vitale per l’istruzione dei bambini e per il loro benessere. Il tempo trascorso fuori dalla scuola è dannoso per lo sviluppo cognitivo e accademico dei bambini, in particolare per i bambini svantaggiati. Questo impatto può influenzare sia gli attuali livelli di istruzione sia la futura capacità di apprendimento dei bambini”». Poi ancora: «Per la stragrande maggioranza dei bambini, i vantaggi di tornare in classe superano di gran lunga il basso rischio di ammalarsi di coronavirus. Le scuole inoltre possono intervenire per ridurre ulteriormente i rischi. Parliamo di un ambiente protetto, controllato, dove insegnanti e personale obbligano i ragazzi al rispetto di severe regole comportamentali».
No alla didattica a distanza
Miozzo chiude parlando della didattica a distanza, la famosa DaD. «Si tratta di uno strumento di eccezionale utilità da utilizzare in situazioni di vera emergenza e soprattutto per periodi limitati. La chiusura delle scuole senza divieto di spostamento comporta la possibilità reale che i ragazzi nel tempo libero dalla scuola si incontrino nei locali pubblici, nei centri commerciali, nelle case private dove si ritrovano a gruppi senza alcun controllo o mediazione».