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Scuola, negozi e confini: ecco le possibili nuove misure del Governo | Speranza: «Senza vaccino regole rimangono»

Il Corriere della Sera anticipa le norme che dovrebbero essere contenute nel prossimo Dpcm del Governo che, presumibilmente, andranno in vigore dal 4 dicembre prossimo. Ecco nel dettaglio le possibili nuove misure. La scuola Non ci sarà alcun cambiamento rispetto al decreto ora in vigore: per i licei rimane la didattica a distanza almeno fino

Scuola, negozi e confini: ecco le possibili nuove misure del Governo <strong><b><u><a href="https://www.cosenzachannel.it/2020/11/20/speranza-rt-in-calo-ma-senza-vaccino-dovremo-convivere-con-le-misure/"> | Speranza: «Senza vaccino regole rimangono» </a></u></b></strong>

Il Corriere della Sera anticipa le norme che dovrebbero essere contenute nel prossimo Dpcm del Governo che, presumibilmente, andranno in vigore dal 4 dicembre prossimo. Ecco nel dettaglio le possibili nuove misure. La scuola Non ci sarà alcun cambiamento rispetto al decreto ora in vigore: per i licei rimane la didattica a distanza almeno fino al 7 gennaio. Chiuse anche le università.

I negozi

Dal 4 dicembre – riporta sempre il Corsera – l’orario dei negozi potrebbe essere prolungato fino alle 22 per garantire una minor affluenza ed evitare file agli ingressi. È possibile che si decida l’apertura dei centri commerciali nel fine settimana, rispettando però lo scaglionamento agli ingressi.

Bar e ristoranti

Nelle zone gialle potrebbe essere concessa la riapertura di bar e ristoranti anche la sera, ma sempre con massimo 4 persone al tavolo. Al momento sembra invece molto difficile che questa deroga possa valere nel periodo delle festività. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già detto di essere contrario e questo porta ad escludere l’ipotesi che si consenta di tenerli aperti a pranzo nelle zone arancioni.

Confini regionali

La mobilità tra Regioni è uno degli aspetti più discussi. C’è la volontà di consentire ai familiari di rivedersi durante il periodo di vacanza, ma anche la paura che questo faccia aumentare i viaggi in maniera e dunque la circolazione del virus. Ecco perché si sta studiando una norma che individui alcune situazioni specifiche senza che si trasformi in una mobilità libera proprio come accaduto durante i mesi estivi.

Zone rosse

Per favorire il passaggio di alcune Regioni in fascia gialla, potrebbe essere concordata la “chiusura” di alcune aree dove più alto è il numero di contagi e soprattutto dove le strutture sanitarie mostrano di essere in affanno. Vere e proprie zone rosse con divieto di spostamento e chiusura di negozi e ristoranti.

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