venerdì,Marzo 29 2024

Governo Draghi, ora programma e squadra con ‘incognita’ Conte

Uno dopo l’altro, come in un domino, sembrano cadere tutti i veti. Per il governo Draghi ora si attende il programma, ma in linea di massima sembrerebbero starci tutti, fuori solo Giorgia Meloni e la sua Fdi. Lunedì, per il premier incaricato, è in programma l’incontro con le parti sociali, poi un altro giro di

Governo Draghi, ora programma e squadra con ‘incognita’ Conte

Uno dopo l’altro, come in un domino, sembrano cadere tutti i veti. Per il governo Draghi ora si attende il programma, ma in linea di massima sembrerebbero starci tutti, fuori solo Giorgia Meloni e la sua Fdi. Lunedì, per il premier incaricato, è in programma l’incontro con le parti sociali, poi un altro giro di consultazioni con i partiti che inizierà alle 15 e terminerà martedì alle 17.45 con il M5S. A Palazzo Chigi ‘vedono’ l’insediamento dell’ex numero uno della Bce tra mercoledì e giovedì, ma non è escluso che la cerimonia della campanella slitti più avanti considerando che comporre i tasselli della squadra di governo non sarà certo una passeggiata. Nemmeno per uno come ‘super Mario’. 

Difficile mettere insieme i pezzi, tanto più che il pressing dei partiti per un esecutivo politico, porta Draghi dritto verso il ‘modello Ciampi’. “Se fosse stato un gabinetto tecnico avrebbe impiegato al massimo un paio d’ore…”, racconta chi conosce bene l’ex uomo di Francoforte. E invece la composizione, stando ai beninformati, sarebbe di un ministro per ogni forza a sostegno del governo, forse due per i partiti maggiori. La componente dei tecnici finirebbe così per essere in minoranza, con uno schema che vede ‘pesare’ di più la compagine politica. 

Intanto impazza il toto-nomi su chi farà parte della squadra, con l’incognita Conte sempre più in campo. Tra i ‘papabili’ si fa spazio a sorpresa Emma Bonino, legata a Draghi da un rapporto di stima e affetto, oltre ad essere considerata una politica di alta caratura. In Lega sul nome pochi dubbi, Giancarlo Giorgetti è decisamente in pole, ma si fa largo anche un’altra big, quota rosa: Giulia Bongiorno. In subordine gira anche il nome dell’ex ministro Gian Marco Centinaio. 

Anche per il M5S nessun dubbio: a Luigi Di Maio spetterà un ministero. Se ci sarà una seconda casella da occupare in pole c’è Stefano Patuanelli o, a sorpresa, Stefano Buffagni. Con un’incognita però di non poco conto: cosa farà Giuseppe Conte, ormai definitivamente entrato nella squadra grillina? Se infatti nei giorni scorsi il premier uscente ha fatto trapelare di non essere interessato a un posto nel gabinetto Draghi, oggi le sue parole nella riunione dei big pentastellati riportate dall’Adnkronos sono parse piuttosto sibilline: “Al momento non è importante sapere se io farò parte del governo”. Parole che suonano più come un forse, un chissà. 

Sul fronte Pd non si esclude l’ingresso del segretario Nicola Zingaretti -perché un posto in un governo capitanato dall’ex numero uno della Bce farebbe gola a chiunque- ma circolano anche i nomi di Andrea Orlando, Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. Anche Forza Italia ‘si prepara’ a far parte della squadra di ‘Super Mario’. Spetterà a Silvio Berlusconi indicare il nome dopo un confronto con i vertici azzurri: in queste ore il totoministri dà tra i papabili (come ‘politici’) innanzitutto il numero due del partito Antonio Tajani, forte della sua lunga esperienza a Bruxelles, che fino ad ora ha rappresentato Fi in tutti i tavoli di trattativa, ma anche tre donne, tutte già ex ministre: le capigruppo Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini e la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna. 

Ma c’è chi dice che il Cav potrebbe puntare su un ‘ministro d’area’, giocandosi la carta di un fedelissimo senza pescarlo tra i suoi parlamentari. ”Allo stato, però, è prematuro parlare di nomi”, dice a mezza bocca un big forzista, convinto che Berlusconi abbia uno o due nomi in mente ma preferisca non ‘bruciarli’. 

 

Fonte: AdnKronos