martedì,Ottobre 15 2024

Zona rossa in provincia Palermo, l’ordinanza: ecco dove

Zona rossa a San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo in Sicilia, da giovedì 25 febbraio. E’ quanto deciso da un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento, preso d’intesa con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, viste le note dei Comuni e le relazioni del dipartimento di Prevenzione dell’Asp,

Zona rossa in provincia Palermo, l’ordinanza: ecco dove

Zona rossa a San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo in Sicilia, da giovedì 25 febbraio. E’ quanto deciso da un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento, preso d’intesa con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, viste le note dei Comuni e le relazioni del dipartimento di Prevenzione dell’Asp, “serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus nei due centri”. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a giovedì 11 marzo. 

A San Cipirello e San Giuseppe Jato sarà previsto il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Sarà consentito il transito, in ingresso e in uscita, per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, per gli operatori sanitari e socio-sanitari e per il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza. Ammessi anche l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Rimane consentito il transito esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante. Disposto il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese.  

Sospese le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado, degli uffici pubblici, commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita. Chiusi i centri commerciali e gli outlet a eccezione delle attività commerciali al dettaglio. Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Nei giorni festivi saranno chiuse tutte le attività ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Sarà sempre consentita la vendita, con consegna a domicilio, dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. 

Fonte: AdnKronos

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