venerdì,Marzo 29 2024

Occhiuzzi, stessi concetti spostando le pedine. Nasce così il 4-3-1-2 anti-Chievo

Roberto Occhiuzzi è pronto a cambiare modulo, Questa è la notizia che filtra dal Sanvitino nelle ultime uscite. Il tecnico del Cosenza ieri pomeriggio, nella sessione tattica, ha provato per tutto il tempo il 4-3-1-2. E’ lo schema su cui da qualche giorno sta cercando di lavorare. Questo, beninteso, mantenendo le linee guida di un

Occhiuzzi, stessi concetti spostando le pedine. Nasce così il 4-3-1-2 anti-Chievo

Roberto Occhiuzzi è pronto a cambiare modulo, Questa è la notizia che filtra dal Sanvitino nelle ultime uscite. Il tecnico del Cosenza ieri pomeriggio, nella sessione tattica, ha provato per tutto il tempo il 4-3-1-2. E’ lo schema su cui da qualche giorno sta cercando di lavorare. Questo, beninteso, mantenendo le linee guida di un calcio propositivo che Il Principe ha provato a sviluppare all’ombra della Sila. L’allenatore l’ha sempre ripetuto, nel corso delle sue conferenze stampa: «Non mi interessano i numeri, bensì i concetti». Così lo spostamento a quattro non influirà sul modo di interpretare la gara. Insomma, elasticità sui numeri ma non sui concetti di base.

Occhiuzzi ha il supporto del club

Come già anticipato nella giornata di ieri, Occhiuzzi ha il sostegno della società. La stima che patron e ds nutrono nei confronti del trainer di Cetraro è forse l’unica cosa che li unisce, al momento, e sono pronti a dargli completa fiducia. Il direttore sportivo, peraltro, l’aveva lasciato capire già lunedì, nascondendo però un po’ le intenzioni: «Ho detto ai ragazzi – aveva dichiarato durante Replay, su Ten – che dovranno studiare delle soluzioni alternative insieme al mister». Detto, fatto.

Non cambia l’interpretazione

Ribadiamo un punto che è centrale, alla luce di questa novità che proviene dalle rive del Campagnano. Il passaggio al 4-3-1-2 non implicherà un’idea di calcio differente da quella mostrata finora. Sarà solo uno spostamento delle pedine. Una rotazione. Ciò significa che i punti cardine del gioco sono sempre gli stessi, dalla voglia di imporre il predominio territoriale alla possibilità di affrontare chiunque a viso aperto. Il diktat non varia, lo schema sì. Staremo a vedere a cosa porterà.