sabato,Dicembre 14 2024

Melicchio (M5S): «Il centrodestra calabrese non si smentisce»

“C’è un unico denominatore in comune nelle giunte che si sono succedute al governo della Regione Calabria: la coltivazione delle clientele e del consenso elettorale grazie a prebende elargite con fondi pubblici. In questa legislatura si sta proprio toccando il fondo e il Consiglio regionale, ufficialmente congedato da novembre, nonostante il regime di prorogatio che

“C’è un unico denominatore in comune nelle giunte che si sono succedute al governo della Regione Calabria: la coltivazione delle clientele e del consenso elettorale grazie a prebende elargite con fondi pubblici. In questa legislatura si sta proprio toccando il fondo e il Consiglio regionale, ufficialmente congedato da novembre, nonostante il regime di prorogatio che ammette solo atti necessari, urgenti, dovuti o costituzionalmente indifferibili, tornerà a riunirsi nella prossima settimana per far continuare il precariato di lavoratori che avevano prestato il loro servizio negli enti sub regionali Field, Calabria Etica e Fondazione Calabresi nel Mondo.” Così in una nota il deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio. “Provvedimenti di tale portata sono chiaramente incompatibili con il regime attuale a cui l’Ente è sottoposto.

L’annosa questione del precariato storico della Regione Calabria si risolve come abbiamo fatto noi, con i Governi a guida Conte, con gli LSU, con contratti che restituiscano la dignità a famiglie che si trovano in difficoltà e che non li tengano più sotto ricatto della politica. Invece dobbiamo assistere – continua il parlamentare pentastellato – a questo ennesimo uso scorretto degli enti pubblici sub-regionali calabresi, che troppo spesso hanno sfornato contratti a pioggia a sodali e parenti di notabili della politica calabresi e alti burocrati o persone direttamente collegate a partiti. Abbiamo visto tutti come le società in house o partecipate dalla Regione Calabria siano state risucchiate, negli ultimi anni, in un vortice di inchieste giudiziarie che hanno travolto dirigenti, funzionari, politici e professionisti. Assunzioni clientelari e distrazioni di fondi, progetti avviati senza un avallo amministrativo e finanziario solo allo scopo del tutto personalistico di creare consenso politico, operazioni fatte spesso poco prima delle elezioni e che alimentano il luogo comune che vuole ridurre il lavoro pubblico a merce di scambio elettorale.

E ancora una volta Palazzo Campanella si dimostra la gola profonda degli sprechi e così, nel Consiglio regionale della prossima settimana, si vedrà chiaramente una classe politica che più che recuperare credibilità e risolvere i problemi dei cittadini, raschia il fondo del barile per autoconservarsi, con questi politicanti seduti in Consiglio regionale che pensano solo alle solite prebende elettorali illegittime. Da qui tutta la nostra indignazione – conclude Melicchio – che però ci spinge ancor di più a combattere per quel profondo e radicale rinnovamento della classe politica regionale che avverrà alle prossime elezioni votando il Movimento 5 Stelle, unico modo per restituire dignità e senso civico al nostro territorio e a tutti i cittadini calabresi.”
Alessandro Melicchio, portavoce M5S alla Camera dei Deputati

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