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Covid, Campana (Bambino Gesù): “In aumento casi tra ragazzi over 13”

“Nell’ultimo periodo stiamo osservando un aumento dei casi tra gli adolescenti sopra i 13 anni”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Andrea Campana, responsabile del Centro Covid di Palidoro dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, facendo il punto su Covid-19 tra i bambini e gli adolescenti. “Questo incremento dei positivi non possiamo imputarlo alla scuola – precisa

Covid, Campana (Bambino Gesù): “In aumento casi tra ragazzi over 13”

“Nell’ultimo periodo stiamo osservando un aumento dei casi tra gli adolescenti sopra i 13 anni”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Andrea Campana, responsabile del Centro Covid di Palidoro dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, facendo il punto su Covid-19 tra i bambini e gli adolescenti. “Questo incremento dei positivi non possiamo imputarlo alla scuola – precisa il pediatra – perché non abbiamo una prova significativa. E’ però evidente che in questa fascia d’età ci siano comportamenti meno accorti nel rispetto delle regole anti-Covid. Questo aumento è spesso legato anche a quello che è successo nelle settimane precedenti. Ad esempio a gennaio abbiamo avuto 24 adolescenti positivi ricoverati, e se andiamo a vedere quello è successo a dicembre ci ricordiamo delle aperture prima del Natale”. 

Secondo lo specialista “è importante che i genitori non occultino la positività dei figli per paura delle quarantene. Se i sintomi appaiano gravi devono recarsi in un pronto soccorso pediatrico e non devono temere, come molti fanno quando c’è una recrudescenza dei casi, che le strutture ospedaliere siano a rischio”. Campana ricorda poi che “nella maggior parte dei casi che vediamo il ragazzo positivo si può gestire a casa, oggi sappiamo come farlo al meglio. Al Bambino Gesù abbiamo la possibilità delle televisita pediatrica. Oggi sappiamo il timing della malattia e come affrontarla, i ricoveri possono essere molto brevi”.  

“Quello che ci sta preoccupando di più – osserva il pediatra – è il disagio psicologico collegato agli effetti della pandemia, sia per chi è positivo al virus che per chi non lo è. L’isolamento a casa dei ragazzi ha conseguenza serie – avverte – spesso più importanti rispetto alla sintomatologia legata al Covid”.  

“L’osservazione diretta ci permette di dire in tempo reale e senza fare pericolose supposizioni, che poi vengono smentite, cosa sta accadendo nei bambini – spiega Campana – Ebbene, non c’è nessun aumento della gravità della malattia da Sars-CoV-2 legata alle varianti che si stanno diffondendo nel Lazio. Vediamo una contagiosità delle fascia 0-6 anni con stessi livelli dell’adulto. In queste settimane non abbiamo visto un incremento dei posti letto Covid, l’andamento però è molto legato all’andamento della curva epidemiologica e alle restrizioni. Dal 1 marzo a oggi, sono 16 i bambini ricoverati nel nostro Centro Covid di Palidoro”.  

“Da marzo 2020 abbiamo assistito 54 neonati – ricorda il pediatra – Solo in due casi, per ritardi nell’arrivo in ospedale e quindi nella diagnosi, sono deceduti. Oggi ho solo un piccolo paziente di 17 giorni, ex prematuro, positivo in rianimazione”. 

“Se guardiamo i numeri dei bambini ricoverati nel nostro centro dall’inizio della pandemia si osserva un andamento molto simile a quello nazionale – precisa Campana – Dal 1 marzo al 31 maggio 2020, i 3 mesi di lockdown, sono stati 53 i bambini positivi ricoverati; dal 1 giugno al 31 agosto sono stati 40; 110 dal 1 settembre al 31 ottobre; 58 dal 1 al 30 novembre; 48 a dicembre. Se andiamo a vedere il 2021 – prosegue – a gennaio sono stati 57; a febbraio 35 e dal 1 marzo a oggi sono 16. L’età media è di 6,14 anni e la maggior parte ha sintomi lievi: polmonite, abbassamento dei globuli bianchi, gastroenterite e addome acuto. Vengono curati e poi mandati a casa per proseguire l’isolamento”. 

“Poi c’è una piccola quota che a distanza di un mese ha la cosiddetta sindrome multisistemica post-Covid (febbre alta, dolori muscolari e addominali, mal di testa, congiuntivite), che può portare anche al ricovero. Ma questo è accaduto in 30 casi su un totale di 471”, conclude Campana.  

Fonte: AdnKronos

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