giovedì,Marzo 28 2024

Amantea, caccia al latitante: le immagini del blitz dei carabinieri

Un latitante italiano si nasconderebbe ad Amantea. E' l'ipotesi investigativa dei carabinieri che oggi hanno fatto scattare un blitz. Ecco il video.

Amantea, caccia al latitante: le immagini del blitz dei carabinieri

La città di Amantea ospita un latitante? E’ quanto suppongono i carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza che nel pomeriggio di oggi hanno cinturato una parte del lungomare della cittadina tirrenica, prendendo di mira una palazzina che si trova in direzione Lamezia Terme. Parliamo quindi del lato sud di Amantea. Una zona tranquilla, raccontano alcuni residenti, che durante l’anno è poco abitata. Si riempie, tuttavia, durante la stagione estiva in quanto gli edifici sono a ridosso della spiaggia. (LEGGI QUI LA PRIMA NOTIZIA)

IL MOMENTO DEL BLITZ

In campo i reparti speciali dei carabinieri

Nel pomeriggio di oggi come detto, i reparti speciali dei carabinieri hanno ispezionato questo immobile che potrebbe aver ospitato un latitante. Chi sia, al momento, è difficile dirlo, nonostante le voci più incontrollate che circolano in queste ore. Dagli investigatori, comunque, arriva un fermo “no comment”.

I militari dell’Arma, come potete vedere nel video che pubblichiamo (guarda sopra), sono entrati in maniera decisa nel complesso residenziale, senza trovare quello che cercavano. Come ci si è arrivati ad individuare questo luogo non è dato saperlo, ma è evidente che dietro a questo blitz ci sia un coordinamento investigativo molto importante.

Chi sono i latitanti italiani

Negli ultimi giorni, i carabinieri hanno arrestato Francesco Pelle, meglio conosciuto come “Ciccio Pakistan“, esponente della ‘ndrangheta di San Luca. Il boss era in Portogallo in una clinica ricoverato per coronavirus.

Il latitante italiano più conosciuto è senza alcun dubbio Matteo Messina Denaro (nella foto in basso), classe 1962, capo di Cosa Nostra, ricercato dalla procura antimafia di Palermo dal 1993. Su di lui pendono gravissime accuse, quali associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto ed altro. Nel 2018, inoltre, la Dda di Palermo fermò alcuni suoi fiancheggiatori che in alcune conversazioni captate dalle forze dell’ordine parlavano del fatto che Messina Denaro potesse nascondersi in Calabria.

Nel corso del tempo, i magistrati siciliani hanno effettuato numerosi arresti contro presunti fiancheggiatori del super boss, non ultimo quello di un imprenditore agricolo, finito in carcere ad inizio 2021. Una storia lunga, quella di Matteo Messina Denaro, invisibile fino ad oggi ma capace di dare ordini anche dietro le quinte, magari lontano dalla Sicilia. Sono ipotesi ovviamente che frullano nella mente di chi gli dà la caccia ormai da 28 anni.

Gli altri latitanti, quelli inseriti nella categoria di “massima pericolosità” dal ministero dell’Interno, sono il calabrese Rocco Morabito, fuggito dall’Uruguay dopo il suo arresto, Renato Cinquegranella, Attilio Cubeddu, Giovanni Motisi, Raffaele Imperiale e Graziano Mesina.

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