Carratelli, il cordoglio del Cosenza Calcio. Guarascio: «Mio punto di riferimento»
Appresa la notizia della scomparsa dell’avvocato Peppino Carratelli, già sindaco di Cosenza e presidente del 1914, Eugenio Guarascio ha voluto ricordarne la figura. «Con grande tristezza abbiamo appreso della sua scomparsa, professionista illustre e soprattutto storico presidente del Cosenza Calcio – ha detto -. E’ colui dal quale raccolsi simbolicamente il testimone alla guida della
Appresa la notizia della scomparsa dell’avvocato Peppino Carratelli, già sindaco di Cosenza e presidente del 1914, Eugenio Guarascio ha voluto ricordarne la figura. «Con grande tristezza abbiamo appreso della sua scomparsa, professionista illustre e soprattutto storico presidente del Cosenza Calcio – ha detto -. E’ colui dal quale raccolsi simbolicamente il testimone alla guida della società e per i colori rossoblù fino all’ultimo punto di riferimento, presenza costante e padre nobile.
Diciamo addio con grande commozione a un grande cosentino che ha segnato nel bene la storia della città, trasformandola grazie alla sua ricca personalità in centro pulsante di idee, cultura e anche passione sportiva. Tanti ricordi mi legano all’avvocato Carratelli, che ha sempre frequentato lo stadio San Vito Marulla – insieme a un altro cosentino illustre che oggi non c’è più, l’avvocato Ernesto Corigliano – distinguendosi per il suo sostegno e interesse vero per i colori rossoblu. Tifoso fra i tifosi, non ha mai fatto mancare il supporto, la sagacia, l’amore autentico verso una squadra che per primo portò verso il grande traguardo della serie B. E da allora il calcio – anzi il Cosenza – è rimasto centrale nella sua poliedrica attività, riconosciuto da tutti – tifosi, giocatori e dirigenti – come custode e nume tutelare di ogni esperienza.
La sua saggezza, il suo piglio deciso e battagliero e la sua instancabile passione continueranno a essere per tutti noi un punto di riferimento, un insegnamento prezioso e in queste ore di mestizia e commozione, ci stringiamo attorno ai familiari e a tutte la persone a lui care»