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«Sono positivo o negativo»? Tamponi “dimenticati” in provincia di Cosenza

Tanti positivi, o presunti tali, attendono di conoscere l'esito dei tamponi molecolari da quasi 15 giorni. E' un problema sollevato anche dalle Usca.

«Sono positivo o negativo»? Tamponi “dimenticati” in provincia di Cosenza

La carenza di personale sanitario e la mancata riattivazione degli ospedali chiusi in provincia di Cosenza sono soltanto due degli aspetti più insidiosi dell’emergenza sanitaria da coronavirus nel nostro territorio provinciale. Se stamattina abbiamo riportato le lamentele dei medici e degli infermieri, che ogni giorno sono in trincea per curare adeguatamente i malati Covid e non Covid, ora raccontiamo un’altra problematica che riguarda direttamente i contagi. 

In provincia di Cosenza, in particolare nel Distretto Esaro-Pollino, sono centinaia i tamponi effettuati nei confronti di soggetti risultati positivi al test antigenico e sottoposti successivamente a quello molecolare. La quantità esponenziale di sospetti positivi ha innescato ancora una volta confusione nel tracciamento dei contatti. Alcuni si sono presentati nei rispettivi drive-in Usca per sottoporsi a tampone molecolare all’inizio del mese di aprile e attendono da quasi quindici giorni l’esito finale.

L’inghippo sta nel fatto che al termine della quarantena, non avendo ricevuto il referto, ogni cittadino potrebbe tranquillamente uscire, non sapendo di essere realmente positivo o negativo. Un problema che sarebbe stato posto anche dai medici che si occupano di “tamponare” uomini e donne. Non si conosce, dunque, il laboratorio incaricato di processare i tamponi né il risultato. In sostanza, tanti positivi, o presunti tali, vivono in una sorta di limbo. Ed è giusto che qualcuno dia risposte certe entro breve tempo.

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