giovedì,Marzo 28 2024

Salernitana, Lotito e Mezzaroma hanno lasciato. Presentato il trust in Figc

La cessione è stata effettuata, adesso però serve completare l’iscrizione. Se è vero che la proprietà della Salernitana non è più di Claudio Lotito e Pietro Mezzaroma, è altrettanto vero che comunque l’incartamento per partecipare alla prossima Serie A dev’essere ancora formalizzato. A capo del trust che si occuperà della vendita delle quote societarie è

Salernitana, Lotito e Mezzaroma hanno lasciato. Presentato il trust in Figc

La cessione è stata effettuata, adesso però serve completare l’iscrizione. Se è vero che la proprietà della Salernitana non è più di Claudio Lotito e Pietro Mezzaroma, è altrettanto vero che comunque l’incartamento per partecipare alla prossima Serie A dev’essere ancora formalizzato. A capo del trust che si occuperà della vendita delle quote societarie è il generale Ugo Marchetti: sei mesi più una proroga di quaranta giorni, questo il tempo prestabilito per trovare un nuovo proprietario. In tutto ciò, il Benevento sta alla finestra. La società del presidente Vigorito, che comunque non ha mosso alcun passo ufficiale nei confronti della Figc, ha fatto sapere tramite una nota diffusa in serata di sperare che «laddove, per le normative attuali, l’iscrizione non dovesse verificarsi, vengano rispettate tutte le regole del diritto sportivo col riconoscimento di quanto previsto dalle Noif».

Salernitana, quale futuro?

Il prossimo passaggio è quello, come detto, dell’iscrizione. Fra il 1° luglio, data dell’assemblea di Lega alla quale i granata sono stati ammessi, e l’8 dello stesso mese, giorno orientativo per le decisioni della CoViSoc in merito alle formazioni iscritte, toccherà proprio al Consiglio pronunciarsi sul caso Salernitana. La situazione, per quanto sembri tutto sommato rientrata nei modi e nelle preoccupazioni, resta in limine. La Figc vigilerà sul passaggio di consegne dal trust e dagli istituti di credito coinvolti ai nuovi acquirenti, con un occhio particolare a un rientro di Lotito e Mezzaroma alla scadenza dei sei mesi. Insomma, il peggio è stato scongiurato ma non del tutto.