Cosenza 50 giorni di silenzio. E la stagione ’21-’22 è già iniziata
Ieri è ufficialmente partita la stagione 2021/’22 e il Cosenza è ancora fermo al palo. L’articolo si potrebbe tranquillamente chiudere qui, ma vale la pena spendere qualche battuta sull’attuale situazione di via degli Stadi. Sette calciatori presenti in rosa, c’è un ds che non aspetterà in eterno Guarascio, un allenatore ancora sotto contratto benché prossimo
Ieri è ufficialmente partita la stagione 2021/’22 e il Cosenza è ancora fermo al palo. L’articolo si potrebbe tranquillamente chiudere qui, ma vale la pena spendere qualche battuta sull’attuale situazione di via degli Stadi. Sette calciatori presenti in rosa, c’è un ds che non aspetterà in eterno Guarascio, un allenatore ancora sotto contratto benché prossimo all’esonero. Oltre a questo nessun comunicato ufficiale sulle prossime mosse, una contestazione sempre attenta e l’attesa, spasmodica, per un eventuale ripescaggio in Serie B. Insomma, la nuova annata è iniziata da poco più di ventiquattr’ore e i rossoblù sono privi di quasi tutte le figure più importanti.
Argurio e Boscaglia
Partiamo dal ruolo più importante, quello di direttore sportivo. Christian Argurio ha la parola di Guarascio per il posto di uomo-mercato dei Lupi, ma la comunicazione ufficiale tarda ad arrivare. Per quanto l’ex Catania sia pronto a divenire operativo, è impensabile che possa aspettare in eterno. Non è l’ultimo arrivato e il suo curriculum parla da solo. Secondo punto, la panchina. Come abbiamo accennato, in pratica l’allenatore ci sarebbe, perché Roberto Occhiuzzi ha ancora due anni di contratto. Questo è ciò che dicono le carte, ma la realtà è decisamente diversa. Il profilo scelto da Argurio è quello di Boscaglia, top manager in Serie C. Anche qui, però, le cose stanno andando per le lunghe e sono legate all’argomento di cui sopra.
I calciatori
Sono rimasti in sette, i nomi ormai sono noti e non c’è molto di cui discutere. La cosa impressionante è l’immobilismo assolutamente inspiegabile se si considera che il ritiro inizierò fra il 18 e il 21 luglio. Cioè fra meno di venti giorni al massimo. Il rischio è quello di arrivare, ancora una volta, all’appuntamento di San Giovanni in Fiore rimpinzando la prima squadra di elementi delle giovanili. Errare è umano, perseverare è diabolico. A sbagliare non sarebbe Argurio, ma chi nel caso lo renderà operativo con un lasso di tempo contenuto rispetto all’inizio della preparazione.