martedì,Marzo 19 2024

Discariche, le scure della Regione Calabria contro l’Ato Cosenza

Giudizio negativo del dg Comito sulla gestione rifiuti dell’Ato Cosenza. Le criticità delle discariche di Cassano Ionio e San Giovanni in Fiore.

Discariche, le scure della Regione Calabria contro l’Ato Cosenza

La Regione Calabria, attraverso il dipartimento “Tutela dell’Ambiente”, punta il dito contro l’Ato Cosenza per come sta gestendo le discariche di Cassano Ionio e San Giovanni in Fiore. Le note, firmate dal direttore generale, Gianfranco Comito, e indirizzate “per conoscenza” anche alle procure di Cosenza, Castrovillari e Paola, richiamano gli ultimi provvedimenti del presidente facente funzione, Nino Spirlì che ha garantito «la continuità del servizio di smaltimento nel territorio regionale, compresi quelli nella discarica in oggetto».

«Grave danno alla gestione dei rifiuti in provincia di Cosenza»

Secondo il dg Comito, «l’Ato Cosenza avrebbe dovuto garantire, nelle more dell’ottenimento del parere di compatibilità ambientale e dell’autorizzazione all’esercizio, la prosecuzione senza soluzione di continuità dei conferimenti presso la discarica pubblica di Cassano Ionio, eseguendo al contempo tutte le lavorazioni necessarie alla prosecuzione del servizio, comprese quelle imposte dall’Arpacal nel parere acquisito riguardanti la realizzazione di tre piezometri nell’area della discarica».

Per la Regione Calabria persiste «l’interruzione del pubblico servizio nella discarica pubblica di Cassano Ionio» che «sta determinando un grave danno alla gestione dei rifiuti nel territorio dell’Ato Cosenza» ed è per questo che il dg Comito «raccomanda ad eseguire con la massima urgenza e diligenza le lavorazioni necessarie per la celere ripresa dei conferimenti nella discarica pubblica di Cassano Ionio, in quanto ulteriori ritardi peseranno gravemente sull’intero ciclo di gestione dei rifiuti urbani». 

Il caso di San Giovanni in Fiore

Stesso intervento per la discarica di San Giovanni in Fiore. Nella nota in questione, il Dipartimento “Tutela dell’Ambiente” chiede all’Ato Cosenza lo stato dei lavori sulla discarica pubblica in Sila «per avere garanzia sulla continuità del servizio». E ancora: «Si rammenta che, grazie agli strumenti extra-ordinem del presidente della Regione Calabria, emanati in sostituzione degli Enti di Governo degli Ato Rifiuti, è stata sinora garantita la continuità del servizio di smaltimento nel territorio regionale». 

«In particolare, le ordinanze 62/2020 e 24/2021 hanno assicurato la continuità dei conferimenti nella discarica pubblica di San Giovanni in Fiore, nelle more che l’Ato Cosenza, per il tramite del gestore “Consorzio Valle Crati”, ottenesse il provvedimento unico di autorizzazione ambientale e proseguisse quindi senza soluzione di continuità e in via “ordinaria” ai conferimenti nella suddetta discarica». 

Ato Cosenza, le accuse della Regione Calabria

«Il servizio pubblico essenziale di smaltimento si è interrotto per incapacità tecnica ed economica dei soggetti competenti, in quanto a fronte del provvedimento di autorizzazione unica regionale, l’Ato Cosenza non è stato in grado di approntare per tempo le opere e i lavori previsti nel progetto, tantomeno di disporre della risorsa finanziaria necessaria».

Nel documento, inoltre, si legge che «la Regione Calabria sta provvedendo a predisporre gli atti amministrativi per finanziare il sito di stoccaggio temporaneo e i lavori sul “lotto 0” per 2 milioni di euro» che interviene «a fronte dell’inerzia dei soggetti competenti ed è finalizzato a consentire la ripresa rapida dei conferimenti e fronteggiare la situazione di grave criticità nel territorio dell’auto Cosenza». 

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