giovedì,Marzo 28 2024

La giornalista Rosalba Baldino illustra ad Occhiuto “Il sigillo di Francesco”

La giornalista e scrittrice Rosalba Baldino, caporedattore del telegiornale di Ten (Teleuropa network) ha illustrato al Sindaco Mario Occhiuto, nel corso di un incontro a Palazzo dei Bruzi, i libri della sua trilogia su San Francesco di Paola, editi da Falco Editore. Impegnata nel tour promozionale del suo volume più recente “Il sigillo di Francesco”,

La giornalista Rosalba Baldino illustra ad Occhiuto “Il sigillo di Francesco”

La giornalista e scrittrice Rosalba Baldino, caporedattore del telegiornale di Ten (Teleuropa network) ha illustrato al Sindaco Mario Occhiuto, nel corso di un incontro a Palazzo dei Bruzi, i libri della sua trilogia su San Francesco di Paola, editi da Falco Editore. Impegnata nel tour promozionale del suo volume più recente “Il sigillo di Francesco”, Rosalba Baldino ha fatto dono al Sindaco di Cosenza anche degli altri due precedenti volumi della trilogia, “I cristalli di Francesco”, pubblicato nel 2016, e “Mi porti da Francesco”, dato alle stampe nel 2019. La giornalista cosentina ha voluto che il Sindaco Occhiuto ricevesse i suoi libri, soprattutto per la devozione che il primo cittadino nutre da sempre nei confronti di San Francesco di Paola. Una devozione che Occhiuto non ha mancato di sottolineare in diverse circostanze del suo mandato, sia in occasione dei solenni festeggiamenti e delle celebrazioni in onore del Santo di Paola, sia quando si è trattato, ad esempio, di intitolare il Ponte progettato da Santiago Calatrava proprio a San Francesco.

Il Sindaco Occhiuto ha molto gradito la visita di Rosalba Baldino, ringraziandola ed esprimendo pieno apprezzamento per l’iniziativa editoriale. Alla giornalista Occhiuto ha poi riferito che si dedicherà alla lettura della trilogia durante la breve pausa estiva. Nell’ultimo volume, “Il sigillo di Francesco”, Rosalba Baldino completa il percorso narrativo iniziato cinque anni prima ed utilizza il registro della scrittura semplice, che facilita l’approccio conoscitivo con il Santo di Paola da parte soprattutto delle nuove generazioni, ma senza disdegnare di toccare temi importanti ed estremamente attuali ed in grado di stimolare anche un pubblico di lettori più adulti. Il racconto prende le mosse nel primo volume, “I cristalli di Francesco”, dall’incontro tra il piccolo Amir, scampato al naufragio del barcone di “uno scafista cattivo”, e Francesco che lo ha tratto in salvo nello stretto di Messina consentendogli di attraversarlo sul mantello steso sull’acqua, “una strana zattera”.

Quello che si sviluppa nel libro è un dialogo serrato tra i due protagonisti fondato essenzialmente sulla reciproca curiosità che sconfina poi nella meraviglia alimentando in Amir il desiderio di conoscere Paola, la città dell’anziano che lo ha salvato, “incastonata tra i monti e il mare”. Nel secondo atto, “Mi porti da Francesco” l’esigenza di Amir di mettersi sulle tracce di Francesco e di andare a scoprire la sua casa (il Santuario) a Paola, si fa più urgente. Nel suo cammino, il bambino si imbatte in altre due figure importanti che ne segneranno la crescita: Aldo, l’infermiere tra le cui braccia si era svegliato dopo il capovolgimento del barcone, e Franchino, un pescatore con il quale stringe una solida amicizia e che si adopera per farlo restare in Calabria, grazie all’ausilio di Aldo che propone alla moglie di prenderlo in affido. Il secondo volume si chiude con l’arrivo di Amir e dei suoi amici, cui si è aggiunta al completo la famiglia di Aldo, al romitorio del Santo e qui il racconto di Rosalba Baldino raggiunge momenti di autentico lirismo, quando la nuova famiglia di Amir si ritrova alla Cucchiarella, la fonte dell’eremo del Santo, dove “l’acqua si fa bella” subendo l’influsso positivo dell’amore e della gratitudine.

Nel terzo atto della trilogia, “Il sigillo di Francesco”, di recentissima pubblicazione, corredato dalle belle illustrazioni di un gruppo di bambini che si accresce ogni volta di numero, e che in copertina fissa la pregevole immagine di un’illustratrice doc come Monica Bauleo, innamoratasi della storia di Amir, la narrazione si trasforma da fiaba moderna in un vero e proprio romanzo di formazione che segue Amir dall’infanzia all’adolescenza, gettando le basi per un’età adulta meno sofferente degli inizi. La prosa della Baldino scivola via tutta d’un fiato con un linguaggio essenziale, ma profondo, che contribuisce ad aprire dibattiti non certo di poco conto, sospesi tra fede e visione laica e agitando questioni di strettissima attualità: dagli sbarchi dei migranti nel Mediterraneo con il loro carico di valori e di disvalori a seconda che si parli di accoglienza o di respingimenti. Il racconto, partito da antiche suggestioni, con tutto il suo portato miracoloso della figura del Santo e taumaturgo paolano, si spinge fino ai giorni nostri raccontando anche le guerre dell’oggi e l’incommensurabile dramma della pandemia, ancora avvolto nel mistero più fitto. Ed è al covid che infetta il vecchio pescatore Franchino che sono dedicate le ultime pagine del libro con un liberatorio happy end finale che suggella la raggiunta guarigione. Sono pagine che stimolano la riflessione, commuovono, fanno provare emozioni intense. Sarebbe cosa buona e giusta adottare l’intera trilogia nella scuola primaria. L’impegno e le qualità umane e professionali di Rosalba Baldino lo meriterebbero ampiamente.

Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto con la giornalista e scrittrice Rosalba Baldino

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