giovedì,Marzo 28 2024

Area Democratica Cetraro: “Pre-dissesto nella nostra città, ecco la verità”

Sono trascorsi oltre dieci giorni dalla approvazione, da parte del Consiglio comunale, della Deliberazione con la quale è stato decretato lo stato di pre-dissesto dell’Ente e il ricorso alle procedure di Riequilibrio Pluriennale assistito del Bilancio. Ma la parola d’ordine, all’interno della Maggioranza, continua ad essere una sola, categorica e impegnativa per tutti: spargere cloroformio

Area Democratica Cetraro: “Pre-dissesto nella nostra città, ecco la verità”

Sono trascorsi oltre dieci giorni dalla approvazione, da parte del Consiglio comunale, della Deliberazione con la quale è stato decretato lo stato di pre-dissesto dell’Ente e il ricorso alle procedure di Riequilibrio Pluriennale assistito del Bilancio. Ma la parola d’ordine, all’interno della Maggioranza, continua ad essere una sola, categorica e impegnativa per tutti: spargere cloroformio a quattro mani tra la gente e restare  nel silenzio assoluto il più possibile, onde evitare che nella mente dei cittadini possa insorgere qualsiasi brutto pensiero, tendente a deturpare l’immagine aulica che questa Amministrazione si è faticosamente costruita con il “bavismo” mediatico quotidiano e il leggendario turismo taroccato delle Sirene di Ulisse e delle acque miracolose cittadine che Riccardo Cuor di Leone utilizzò per risolvere una sua colica renale.

Intanto, del sontuoso indebitamento delle Casse comunali, al contrario del primo che ci fu alla fine degli anni Ottanta dello scorso secolo, si continua ad occultarne la reale entità. Non sono rivelate pubblicamente le cause certe e vere della sua eziologia. Non viene preso in considerazione alcun riferimento identitario ad amministratori che, secondo i crono-rilievi chiaramente esposti nelle molteplici Deliberazioni della Corte dei Conti e i pressanti Pareri dell’Organo di Revisione, sarebbero i principali responsabili del Debito. Per le loro negligenze, ovviamente! Per le loro imperizie, < per la loro reiterata e determinata omissività nel prendere i giusti e necessari provvedimenti correttivi, secondo gli abbondanti suggerimenti e raccomandazioni loro forniti dai due stessi Organi.  Gli stati di dissesto sono ormai frequenti nella gestione degli Enti locali. Ma sono, pure, il fallimento incontrovertibile delle politiche amministrative messe in campo da governanti dotati di esclusivi talenti di incompetenza, di sprovvedutezza, di incoscienza dilettantistica. La tragedia vera è che, nel nostro caso cittadino, anziché essere allontanati dall’amministrazione pubblica, continuano ad ostentare imperterriti i loro pennacchi istituzionali, occupando la maggioranza delle poltrone assessorile nel vigente Esecutivo.

Ma di cosa vogliamo parlare? Ci assumiamo, nel frattempo, il compito di far sapere ai nostri concittadini che la reale evoluzione dell’indebitamento complessivo dell’Ente, per come rilevato dal Revisore dei Conti nel suo parere al Bilancio di Previsione 2021.2023, equivale, per l’anno in corso, ad Euro 7.006.107,89. Il debito medio per abitante, conseguenzialmente, ammonta ad Euro 724,22. Il disavanzo di amministrazione, riscontrato nel Rendiconto di gestione 2020, è di Euro -4.502.948,40. In data 10 sett.2021, l’attuale Maggioranza ha provveduto ad approvare la Deliberazione consiliare relativa al  Bilancio di Previsione 2021-2023, nonostante il categorico e circostanziato parere negativo dell’on. Organo di Revisione dell’Ente, che è chiamato, per nomina prefettizia, a svolgere le sue funzioni di controllore dei Conti e della legittimità degli Atti che li determinano. In quale altro modo, l’on. Organo citato avrebbe potuto giustificare la sua assoluta contrarietà all’approvazione del Bilancio di Previsione 2021-’23 se non segnalando responsabilmente, all’Amministrazione comunale, “l’inattendibilità e l’insostenibilità della costruzione del citato Documento Programmatico delle Entrate e della Spesa, in quanto non aveva “tenuto in alcun conto lo stato finanziario in cui versa l’Ente”.

Cosa istituzionalmente assurda, altresì, l’assenza di qualsivoglia motivazione giustificativa del mancato uniformarsi alle osservazioni del Revisore, da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, attraverso un Documento esplicativo delle ragioni del diniego, inserito negli Atti del Verbale della seduta! Come da prassi ordinamentale, d’altronde, e in ossequio alle più elementari norme di trasparenza degli Atti consiliari! Estremamente paradossale e surreale, subito dopo l’approvazione del citato Bilancio,  la proclamazione del pre-dissesto, nel pieno rispetto, questa volta, degli accorati consigli del Revisore. Una Deliberazione consiliare che, di fatto, stravolge tutto l’impianto del Bilancio approvato solo un attimo prima! Ma suscita ragionevoli e  giustificate perplessità, infine, la Deliberazione n.97/2021, relativa all’approvazione di debiti fuori bilancio, per una somma di Euro 368.936,38. Nel suo parere, ancora una volta negativo, lo stesso Revisore dei Conti denuncia in modo chiaro e determinato il clima di ostilità ambientale nel quale è costretto a svolgere le sue funzioni di controllo della legittimità degli Atti contabili e delle procedure seguite nel redigerli. In particolare, riguardo la Delibera n. 97,  svela  “la totale inosservanza dei rilievi di illegittimità delle procedure seguite” e condanna “la violazione della par condicio dei creditori, emergente dall’arbitrario occultamente, alla sua persona, della documentazione relativa alla pianificazione di pagamento dei debiti e  e del legittimo ordine che lo riguarda”.

In più, osserva la “deliberata intenzione di evitare la verifica di eventuali responsabilità di singoli, come artefici di debiti fuori bilancio”. Dichiarazioni molto forti. Politicamente inquietanti. Che potrebbero portare a risvolti giuridico-istituzionali inaspettati. Di fronte al regime di lacrime e sangue che si prospetta per la nostra città, una volta accettata dagli Organi competenti la richiesta delle procedure del pre-dissesto, ci viene naturale e spontanea la seguente riflessione.  

Non avremmo mai ritenuto, conoscendoli bene, che i nostri amministratori in carica sarebbero stati così capaci di tramutare, in un solo anno di consiliatura, la condizione di deficienza strutturale del nostro Ente in uno stato di vero e proprio dissesto! Nessuno osi contraddire un tale assunto! E’ abbondantemente scritto nelle Carte! Basterebbe solo consultarle. Il vero dramma, tuttavia, è che probabilmente saranno gli stessi autori del debito a dover pianificare e tenere sotto controllo l’estinzione regolata del debito. Lo indica la legge. Sarà come affidare le povere pecorelle al lupo cattivo e affamato!