venerdì,Marzo 29 2024

A Castrovillari celebrato il giorno che segnò la fine della grande guerra

Nella ricorrenza del quattro novembre e anche del Centenario del Milite Ignoto l’Amministrazione municipale di Castrovillari, ha celebrato il Giorno che segnò la fine della “Grande Guerra”

A Castrovillari celebrato il giorno che segnò la fine della grande guerra

Nella ricorrenza del quattro novembre e anche del Centenario del Milite Ignoto l’Amministrazione municipale di Castrovillari, ieri, “ha celebrato” il Giorno che segnò la fine della “Grande Guerra” e dette vita all’Unità Nazionale; un bene imprescindibile che ricorda quanti sacrificarono i propri giorni per la Patria, la Libertà e la Giustizia.

Valori, insomma, fondamentalicome lo è proprio la Memoria, il ruolo delle Forze Armate, per la crescita delle giovani generazioni e per affermare la dignità e il primato di ogni umanità.

Insieme, così, con le rappresentanze civili, militari, d’armi e combattentistiche, in piazza Indipendenza, dinanzi al monumento ai Caduti di Tutte le Guerre, è stata deposta la Corona d’alloro, sostenuta quest’anno da due Carabinieri- affiancati da agenti della polizia Municipale- in alta uniforme e tra un Picchetto d’Onore dell’Esercito.

Qui’ l’inno di Mameliha rimarcato sentimenti diffusi tra la gente; presenti tanti scolari delle primarie che hannorilanciato pure,con la declamazione di una poesia,curata da uno di loro, l’Esempio che consegna la manifestazione ed il Centenario del Milite Ignoto.

Quale occasione migliore, allora – ha spiegato anchea margine del momento il Sindaco, Domenico Lo Polito-per richiamare, con più determinazione, la necessità della pace nel mondo, della cooperazione tra i popoli contro ogni emarginazione e vessazione nonché ingiustizie e terrificanti episodi di brutalità che si infliggonoancora ai nostri simili.”

Da ciò l’importanza della coscienza nel tessere quel sottotesto essenziale della storia dell’Uomo per dare corpo ad ogni azione e tensione ideale. Ecco perché la portata dei Valori dell’Istanteche affermiamo ancora Oggi, necessariper ricondurre al vero Cuore quell’essenza per cui è chiamata l’umanità “tutta” nella costruzione inclusiva del patrimonio e bene comune, che urgonoquotidianamente di ciascuno, indispensabile per ogni ripresa.

E le ragioni dell’essere presenti– ha spiegato Lo Polito-: sono tuttora per ricordare il nostropassato, pregno di sacrifici e vicissitudini, “bagnate anche di lacrime e sangue”, consistenza di quel simbolo Umano, qual è il Milite Ignoto, di cui si celebra il centenario per non scordarela sofferenza di tanti che, con dedizione, ci hanno portato alla democrazia.Valore che necessita continuamente di essere difeso pubblicamente con la libertà, il rispetto e la legalità.


Fattori ben presenti in Chi- ha ribadito con forza il primo cittadino-ha lottato e pagatocon la vita scelte che rivendicavano presente e futuro che si desiderava“.

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