giovedì,Marzo 28 2024

Longobucco: nessun rischio per i tirocinanti. «Presto un incontro in Regione»

La firma della convenzione annunciata dieci giorni fa. Romano e Pellegrino: «Serve un rilancio amministrativo per Longobucco»

Longobucco: nessun rischio per i tirocinanti. «Presto un incontro in Regione»

«Seppur non è ancora chiaro il motivo della mancata sottoscrizione della relativa convenzione, a circa due settimane dall’annuncio pubblico da parte della stessa amministrazione Comunale, non vi è e non vi sarà alcun rischio di nessun tipo per i numerosi tirocinanti del nostro comune per i quali, unitamente a quelli dei comuni di Bocchigliero e Campana, è già stata decisa e comunicata dalla Regione Calabria la proroga per altri sei mesi».

«Una proroga per altri sei mesi»

È quanto dichiarano i consiglieri comunali de La Nuova Longobucco Domenico Romano e Katia Pellegrino anticipando che sarà richiesto con urgenza un incontro ad hoc col neo assessore regionale e col dipartimento competente per verificare l’esatto stadio dell’iter ed eventualmente sollecitare l’ente comunale a provvedere senza ulteriori ritardi al perfezionamento dello stesso con la firma della citata convenzione.

I consiglieri colgono l’occasione per ribadire agli oltre 100 tirocinanti di Longobucco lo stesso impegno e la stessa determinazione dimostrata nelle scorse settimane per arrivare, così come si è in effetti arrivati, alla richiesta proroga dei sei mesi.

«Esecutivo Pirillo al capolinea»

Non possiamo, infine, non accogliere con soddisfazione – sottolineano i due consiglieri che con la loro posizione hanno di fatto determinato la crisi della maggioranza e le dimissioni per ora solo annunciate dal Sindaco – la sempre più larga condivisione che l’esigenza di una normale verifica dei metodi e dei risultati dell’Esecutivo Pirillo, sta facendo registrare sia in seno all’assise civica, sia nell’opinione pubblica; tanto – precisano – nella consapevolezza di essere arrivati ormai ad un evidente e pacifico punto di non ritorno per una compagine politico-amministrativa che di fatto può esser considerata superata dai fatti, dai numeri e – concludono Romano e Pellegrino – soprattutto dalla mancanza di visione e prospettiva di sviluppo e rilancio strategico per Longobucco. 

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