Edilizia, aziende disorientate. «Dopo due anni di pandemia la burocrazia ci uccide»
Un incontro a Rende per sottolineare la delicata questione delle casse edili
Settore edile, contratti di lavoro, aspetti contributivi e retributivi, se n’è parlato all’incontro organizzato, all’Hotel San Francesco di Rende, dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro del Consiglio Provinciale di Cosenza. Al dibattito, dal titolo: “Settore Edile”, moderato da Francesca Bravi, consulente del lavoro in Milano, Consigliera Nazionale ANCL e referente nazionale ANCL per la commissione C.N.C.E hanno preso parte: Fabiola Via, Presidente Consiglio Provinciale Consulenti del lavoro di Cosenza; Salvatore Ciarlo, Presidente ANCLSU- Unione provinciale di Cosenza; Roberto Garritano, Presidente AGCDL di Cosenza; Francesco Napoli, Vice Presidente nazionale e Presidente Confapi Calabria e Antonio Falbo, Presidente ANIEM Confapi Calabria.
Durante l’incontro si è affrontato il tema della nuova gestione degli indici di congruità degli appalti in edilizia, mettendo in evidenza le criticità delle casse edili che faticano ad utilizzare i software di controllo che prevengono il dumping salariale e l’abusivismo.
Battaglie da sempre portate avanti da Confapi Calabria che punta alla trasparenza delle imprese sane contro illegalità e sfruttamento del lavoro nero. «Le casse edili sono in una fase delicata, così come le aziende che appaiono disorientate – dice Francesco Napoli– l’applicazione delle nuove norme degli indici di congruità doveva essere già in atto dal 1 novembre. Confapi Calabria, come organizzazione datoriale lancia un grido d’allarme affinché questo singolare ritardo, venga risolto. In un momento particolare per l’edilizia, dopo due anni di pandemia, con i super bonus in atto, gli appesantimenti burocratici, diventano esplosivi. È necessario dunque snellire e facilitare il percorso della normativa anche in questo campo».