Praia, ecco come il Comune riqualificherà l’ex area della Marlane
L’ammontare del finanziamento richiesto è di 15 milioni di euro, che saranno interamente destinati alle opere di riqualificazione infrastrutturale e di bonifica del sito dell’ex stabilimento “Rivetti”, anche noto come “Marlane”
L’Istituto ISAFoM-CNR, con il Comune di Praia a Mare e con altri otto partners, progetta l’HUB delle Conoscenze e del Paesaggio, e concorre al bando dell’ Agenzia per la Coesione Territoriale con un progetto da 15 milioni di euro. In tale progetto il Comune di Praia a Mare è l’unico Comune della Calabria che ha partecipato, unitamente al Sindaco del Comune di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, in qualità di Presidente del Patto Territoriale Alto Tirreno Cosentino e del GAL Riviera dei Cedri.
Il progetto
“HUB delle Conoscenze e del Paesaggio”: questa l’idea progettuale presentata dall’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, ISAFoM–CNR, relativa alla manifestazione di interesse per la creazione di Ecosistemi dell’Innovazione nel Mezzogiorno, promossa dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. Insieme all’ISAFoM-CNR, soggetto capofila, sono coinvolti nove importanti partner: il Comune di Praia a Mare (CS), il GAL Riviera dei Cedri, il Patto territoriale Alto Tirreno Cosentino, il consorzio ECOtur, l’Istituto di Istruzione Superiore di Praia a Mare, la Cooperativa Torre Nave, le Fondazioni ITS IRIDEA ed ELAIA Calabria e l’Unione Nazionale Proloco d’Italia, sezione di Cosenza.
Finanziamento da 15 milioni di euro
L’ammontare del finanziamento richiesto è di 15 milioni di euro, che saranno interamente destinati alle opere di riqualificazione infrastrutturale e di bonifica del sito dell’ex stabilimento “Rivetti”, anche noto come “Marlane”. La città di Praia a Mare ha puntato con grande determinazione sulla rigenerazione di questo sito abbandonato da anni, la cui riqualificazione offrirà la possibilità di ridare dignità e decoro ad un’area oramai conglobata nel tessuto urbano, generando attività che coinvolgeranno le comunità del comprensorio con luoghi di aggregazione e di inclusione, nonché di formazione di professionalità altamente qualificate volte alla creazione di un sistema integrato tra il paesaggio, l’agroalimentare e il turismo, settori non ancora adeguatamente valorizzati, ma potenzialmente trainanti nel nostro sistema economico regionale.
La bonifica del sito
Il Sindaco del Comune di Praia a Mare, Antonio Praticò, e l’Amministrazione Comunale, sostengono che l’impianto industriale della ex Marlane, alla sua apertura, ha rappresentato, per tanti lavoratori e lavoratrici, la grande occasione per uscire dalla precarietà dei lavori saltuari e per guardare con fiducia verso il futuro; le cronache più recenti hanno, successivamente, raccontato di decine di morti le cui cause sarebbero da ricercare ed impiego delle sostanze usante nel ciclo di produzione. La rigenerazione del sito offrirebbe la possibilità di sanare almeno in parte la ferita ancora aperta nella comunità di Praia a Mare ed in quelle dei comuni vicini. Secondo Giuseppe Tagarelli, responsabile scientifico del progetto, “l’HUB delle Conoscenze e del Paesaggio rappresenterà una fucina culturale, un luogo del fare e dello stare progettato per favorire e accelerare l’incontro concreto tra le tecnologie 4.0 e la filiera delle imprese agroalimentari e turistiche in un percorso di ricerca, innovazione, dialogo e posizionamento della tradizione italiana nel panorama contemporaneo della produzione”.
Altri progetti in cantiere
A questo importante e imponente progetto, si affiancano una serie di interventi che l’Amministrazione Comunale di Praia a Mare ha già da tempo programmato: tra questi si annoverano i lavori di “opere di sistemazione e mitigazione dei valloni Vinciolo e Cangero” nel comune di Praia a Mare, la cui progettazione ed esecuzione dei lavori ammontano ad oltre 7 milioni di euro, e altre importanti progettazioni e iniziative di carattere economico e culturale che riguardano l’area in oggetto e le altre aree più significative del territorio praiese antistanti l’Isola Dino, come il Centro di Documentazione delle Qualità e Risorse Ambientali, un vero e proprio laboratorio della biodiversità che supporterà il Parco Marino.