Rende, venerdì la presentazione del nuovo piano dei rifiuti
Il sindaco della città presenta il progetto che andrà a rimodulare la raccolta
Due eco-centri nei quali saranno inseriti i centri di riuso, eco-compattatori “Mangiaplastica”, bidoni carrellati per i condomini, digitalizzazione della raccolta con una centrale operativa che monitorerà le attività, video sorveglianza h 24 per PEZ, monitoraggio dei punti critici con foto-trappole: parte a Rende il nuovo Piano integrato dei servizi di raccolta dei rifiuti.
Nuovo piano rifiuti a Rende
Il nuovo Piano, in vigore dal 2022, sarà presentato venerdì alle 11 nella sala Tokyo del Museo del Presente. «Tra gli obiettivi programmatici primari della nostra amministrazione c’è la realizzazione di una gestione del ciclo dei rifiuti urbani che, nel rispetto dei principi normativamente imposti in materia di rifiuti, sarà improntata alla valorizzazione di tutte quelle frazioni merceologiche suscettibili di recupero e/o riciclaggio, attraverso la pratica della raccolta differenziata, quale unico sistema capace di trasformare il rifiuto in risorsa, nonché di determinare una consistente riduzione dei flussi di rifiuti destinati allo smaltimento, così da ottenere un abbattimento significativo dei costi che afferiscono allo smaltimento stesso», ha sottolineato il sindaco Marcello Manna.
Manna spiega la nuova raccolta rifiuti che si farà a Rende
Il primo cittadino ha poi spiegato che «l’attuale Piano di raccolta, effettuato con il metodo porta a porta, ha ampiamento raggiunto l’obiettivo minimo prefissato del 65% di rifiuti differenziati, con picchi di raccolta del 70%, raggiunti nel 2018/19, e quindi si intende proseguire con tale metodo che risulta efficace, introducendo correttivi e variazioni per superare le criticità riscontate nei 5 anni di servizio trascorsi, al fine di ottenere una maggiore e più efficace cooperazione del cittadino per l’ottimizzazione del sistema di gestione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) e di determinare una rapida progressione della percentuale di raccolta differenziata».