venerdì,Aprile 19 2024

San Sago, l’amministrazione di Tortora annuncia lo sciopero della fame

L'impianto ha di recente ottenuto l'autorizzazione a riprendere le attività, ma negli anni è stato al centro di una burrascosa diatriba giudiziaria

San Sago, l’amministrazione di Tortora annuncia lo sciopero della fame

«Facendo seguito alla marcia per la delocalizzazione dell’impianto di San Sago, domani il Sindaco e l’amministrazione comunale effettueranno lo sciopero della fame per dimostrare il proprio dissenso nei confronti della riapertura dell’impianto». E’ la frase apparsa sulla pagina ufficiale del Comune di Tortora. Gli amministratori hanno quindi deciso di adottare misure estreme per opporsi alla riapertura dell’impianto di smaltimento dei rifiuti che sorge nella località San Sago, al confine con la Basilicata.

L’impianto ha di recente ottenuto l’autorizzazione a riprendere le attività, ma negli anni è stato al centro di una burrascosa diatriba giudiziaria. Lo stabile, infatti, sorge a ridosso del fiume Noce, il che sfocia nelle acque del Mar Tirreno, e spesso è stata sollevata l’ipotesi di un possibile inquinamento ambientale. Il caso è finito più volte al vaglio della procura.

La marcia

La marcia a cui fa riferimento il post è quella di venerdì scorso, organizzata dalle amministrazioni comunali del comprensorio calabro-lucano della Valle del Noce. Il risultato, però, è stato alquanto deludente per il versante calabrese. A fronte delle proteste e degli incitamenti social, i cittadini presenti alla manifestazione erano in numero esiguo e ancora peggio è andata per quanto riguarda sindaci della costa tirrenica cosentino. Il primo cittadino di Tortora, Antonio Iorio, ha manifestato in perfetta solitudine. Al suo fianco, dei rappresentanti istituzionali calabresi c’era solo Simona Loizzo, neo eletta consigliera regionale in quota Lega.

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