Congresso Pd, agitazione in riva allo Ionio cosentino: dopodomani si presentano le liste ma manca l’elenco degli iscritti
Entro il 16 gennaio il partito sarà fuori dal commissariamento. Due i nomi in ballo: Irto e Franchino. Ma mentre i tempi stringono c'è chi pone dubbi sulle tempistiche e sulla chiarezza dell'organizzazione...
Una cosa, soltanto, è certa (finora, almeno): il 14,15 e 16 gennaio si celebrerà il congresso regionale che dovrà portare il Pd calabrese fuori dal commissariamento. Eppure al momento il cammino non appare così lineare. Con il tesseramento chiuso lo scorso 31 dicembre, due nomi sul tavolo – quello di Nicola Irto e quello di Mario Franchino che a sorpresa è spuntato a insidiare quello che avrebbe potuto altrimenti connotarsi come un plebiscito per l’aspirante segretario reggino – e la scadenza dei termini per la presentazione delle candidature alle porte, in riva allo Ionio cosentino il dibattito democrat si accende intorno a una domanda: come si fa a celebrare un congresso regionale in tempi così ristretti se non è stato ancora approvato l’elenco degli iscritti e dopodomani (7 gennaio) si devono presentare le liste?
Il dubbio è stato posto da uno dei segretari di circolo del Pd ionico e ha subito scatenato una serie di mugugni tra i colleghi del territorio. «Mi chiedo se si possano raccogliere le firme anche se gli iscritti non risultano essere stati ancora certificati e gli elenchi non pubblicati secondo regolamento e mi chiedo anche se sia possibile per i circoli (che devono convocare gli iscritti) eleggere l’assemblea regionale nei termini previsti». Queste le parole che hanno subito messo in subbuglio l’intero gruppo territoriale del Pd.
C’è chi si appella a uno dei due subcommissari del partito cosentino nominati da Boccia, Aldo Zagarese, esponente di zona, perché diradi le nebbie. Mentre qualcuno va oltre: o è tutto organizzato a tavolino o qua il congresso rischia di saltare. Neanche nella commissione provinciale di tesseramento si sarebbe presa visione degli iscritti, a detta di qualche esponente: non c’erano numeri definitivi né elenco.
E allora? Probabile che la validazione degli iscritti e la distribuzione degli elenchi siano operazioni avviate in corsa proprio oggi, quello che è certo è che si sta operando in tempi ristrettissimi e con modalità, a quanto pare, non del tutto chiare agli stessi iscritti che a due giorni dalla chiusura dei giochi, impegnati nella raccolta delle firme, sono in preda a una “grossa crisi” degna di Quelo, lo storico personaggio di Corrado Guzzanti: qua non sappiamo più quando stiamo andando…