Covid, l’allarme di Mastrobuono: «Non sottovalutare le altre patologie»
Il Commissario dell'Annunziata evidenzia: «Nel 2020 calo di 146 milioni di prestazioni diagnostiche. Tra queste anche gli screening tumorali. La scelta del Mariano Santo è funzionale a ciò»
Durante i lavori in Commissione Sanità, riunitasi ieri a Palazzo dei Bruzi per fare il punto sull’emergenza legata al Coronavirus, è intervenuta anche Isabella Mastrobuono, il Commissario straordinario dell’Azienda Ospedialiera di Cosenza. «Abbiamo fotografato ai consiglieri comunali l’attuale situazione, sia per ciò che riguarda i pazienti Covid, sia quelli non Covid» ha chiarito ai nostri microfoni.
«Si è affrontato il discorso del Pronto Soccorso e dell’Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) che dovrebbe alleggerirne la pressione – ha detto il dirigente dell’AO -. Il Mariano Santo, inoltre, ha completato le procedure di accreditamento ed è pronto per ospitare le attività oncologiche e di terapia del dolore. Infine si è discusso di quanto ha fatto il Governatore Roberto Occhiuto che ha dato l’ok, previo l’invio di informazioni aggiuntive, per l’assunzione di altre 200 unità di personale».
Mastrobuono e l’attenzione per le altre patologie
Mastrobuono in passato si era già spesa per mantenere alta l’attenzione su tutte le patologie e non solo sul Covid. Il timore che possano esserci ripercussioni in futuro è alto. «Su questo non c’è ombra di dubbio – taglia corto -. È un problema che investe tutti i paesi che hanno affrontato la pandemia. Basta ricordare che nel 2020 in Italia si sono registrati 1,7 milioni di ricoveri in meno non legati al Coronavirus e un calo di 146 milioni di prestazioni diagnostiche. Tra queste ci sono anche, ahimè, gli screening tumorali».
Il commissario dell’Annunziata a tal proposito loda la scelta strategica fatta in città. «È ovvio ed evidente che nel prossimo futuro molte di queste patologie non diagnosticate in tempo, si ripresenteranno con maggiore vigore. Dobbiamo intervenire subito e il fatto che sia stato attrezzato il Mariano Santo per questo tipo di attività – chiude – è stata una scelta azzeccata e lungimirante dell’Azienda».