Cosenza, Arnoni (FdI): «Su transizione energetica e sostenibilità il Comune sta tornando al 1950»
L'esponente di Fratelli d'Italia punta il dito contro i provvedimenti dell'amministrazione «in perfetta controtendenza a tutte le città del mondo»
«#Cosenza2050, questo lo slogan della coalizione che ha vinto le ultime elezioni comunali di Cosenza. Appena insediata la nuova amministrazione, però, la sensazione è stata di un ritorno a #Cosenza1950, con tutta una serie di provvedimenti che cozzano con l’era della transizione energetica e della sostenibilità, in perfetta controtendenza a tutte le città del mondo, dove si tende ad eliminare o limitare le auto nei centri urbani». È quanto dichiara, in una nota, l’esponente di Fratelli d’Italia Michele Arnoni. «Infatti – prosegue –, in un colpo solo sono state deliberate aperture di spazi pedonali e verdi (anche dinanzi le scuole cittadine) e rimozione di piste ciclabili, che consentiranno un insulso ritorno al passato, allo scorrimento delle auto e allo smog in questi spazi; abolizione del divieto di parcheggiare le auto intorno ai parchi verdi cittadini, con conseguente ritorno delle stesse a coreografia del verde e per meglio usufruire di questi spazi…(?); eliminazione dell’esenzione del ticket parcheggio sulle strisce blu per tutte le auto ibride e per le auto elettriche dei non residenti. Altro che Cosenza2050».
«Un provvedimento questo, della precedente amministrazione, che al contrario incentivava in qualche modo l’acquisto e l’utilizzo di auto elettriche e/o ibride, rientrando nelle cosiddette “buone pratiche amministrative” – aggiunge Arnoni –. La cosa ha destato molto stupore tra i possessori di auto elettriche/ ibride, associazioni di mobilità sostenibile, consiglieri comunali e commentatori politici d’opposizione, e tutti insieme abbiamo evidenziato e sollevato la problematica. Ed oggi, finanche l’amministrazione in carica si è accorta che quel provvedimento può incentivare l’utilizzo delle auto elettriche e sviluppare il turismo e l’economia della città. Ebbene, quantomeno su quest’ultimo provvedimento, l’amministrazione ritorna sui suoi passi, anche se non del tutto, e dal 1950 in poco tempo ripassiamo al 2020, seppure siamo già al 2022…ma è già un grosso balzo in avanti, e noi lo apprezziamo. Seppure si poteva osare di più, come avveniva fino allo scorso anno, vale a dire estendendo l’esenzione del ticket parcheggio sulle strisce blu anche per le auto ibride (quantomeno per i residenti o per coloro i quali hanno acquistato un’auto ibrida entro il 31.12.2021)».
«Perché non è corretto cambiare le regole in corso d’opera – afferma ancora l’esponente di FdI –, dopo che magari l’acquisto di quell’auto ibrida è stato incentivato anche da quel provvedimento. Ed una ratio quel provvedimento l’aveva, dal momento che le auto ibride nel ciclo urbano sfruttano esclusivamente il motore elettrico e non emettono emissioni. Ma così tanta è la smania di differenziarsi dalla precedente amministrazione, a tutti i costi e su ogni cosa, anche su ciò che di buono è stato fatto, che a volte si supera il buon senso e, magari, si è costretti a ritornare sui propri provvedimenti per correggerli… D’altra parte distruggere è molto facile, mentre costruire è difficile. E se nel recente passato si è costruito troppo, al punto di aver creato qualche disservizio, la risposta non è mai la demolizione, bensì appunto la realizzazione di nuovi e più efficienti servizi. Sempre che ve ne siano volontà e capacità…».