giovedì,Aprile 18 2024

Edilizia, la Fillea Cgil ottimista: «La crisi sta rientrando, in provincia di Cosenza il settore è in ripresa»

I segretari Celebre e De Lorenzo: «La crescita dovuta agli incentivi statali e all’avvio di alcuni cantieri strategici per lo sviluppo del territorio»

Edilizia, la Fillea Cgil ottimista: «La crisi sta rientrando, in provincia di Cosenza il settore è in ripresa»

«Il periodo buio delle costruzioni nella provincia di Cosenza oramai dovrebbe essere solo un brutto ricordo. Si inizia a intravedere, grazie all’avvio di alcune grandi opere e ad alcuni incentivi da parte del Governo, la luce, anche se al momento è ancora fioca, ma c’è e si percepisce». Ad affermarlo, in una nota, sono Simone Celebre (segretario generale Fillea Calabria) e Giuseppe De Lorenzo (segretario generale Fillea Pollino). «Gli ultimi dati forniti dalla Cassa edile cosentina – scrivono i sindacalisti – fanno ben sperare, ma non bisogna abbassare la guardia, il pericolo è sempre dietro l’angolo come dimostra l’ultima spinosa questione sorta sul “Superbonus”».

«Non è un segreto per nessuno che, negli ultimi due lustri, una serie di fattori congiunturali e negativi hanno determinato una crisi nera, quasi un crac, nel settore delle costruzioni e del suo indotto, settore che rappresenta uno degli ambiti più importanti e trainanti dell’economia della provincia cosentina», prosegue la nota. «Nel decennio che va dal 2010 al 2020 – spiegano Celebre e De Lorenzo – il settore dell’edilizia nella provincia bruzia ha registrato un forte decremento sia in termini di occupati, di imprese e di attività. Una crisi che ha fatto registrare una perdita settoriale che ha superato il 50%. Per fortuna negli ultimi due anni si è registrata, e tuttora persiste, un’inversione di tendenza molto incoraggiante. La crisi piano piano sta rientrando e nell’intero settore edile, così come nell’indotto, si nota un’ottima ripresa».

«Una crescita – continuano i sindacalisti – dovuta a un insieme di fattori congiunturali positivi a partire dall’avvio, anche se ancora non a pieno regime, di alcuni cantieri strategici per lo sviluppo del territorio (3° macrolotto 106 Roseto-Sibari, ospedale della Sibaritide), una crescita dell’edilizia abitativa anche grazie agli incentivi statali e la ripartenza degli appalti negli enti pubblici. Fattori che, stante ai dati forniti dalla Cassa edile di Cosenza, hanno contribuito, nell’ultimo anno, a un incremento della massa salari del 47,16%, e a un aumento del 45,63% delle ore versate.  Anche il numero dei lavoratori assunti, in questo periodo, è aumentato del 21% così come si è registrata una crescita del 10,57% di imprese che hanno ripreso la loro attività a pieno ritmo. Questi dati, da una proiezione futura e da un’analisi attendibile, anche per i prossimi anni dovrebbero crescere ulteriormente e in modo molto significativo in considerazione che importanti appalti già avviati (3° macrolotto 106 e ospedale della Sibaritide) dovrebbero svilupparsi a pieno regime e altri importanti cantieri dovrebbero vedere la luce».

«Anche l’entrata in vigore, dal 1° novembre scorso, della norma sulla congruità – aggiungono –, uno strumento strategico che porta con sé una finalità precisa quella di contrastare e arginare il fenomeno del lavoro irregolare in edilizia, ma soprattutto le misure correttive al “Superbonus” che dovrebbero essere approvate ad horas dal Governo e che dovrebbero subordinare la concessione dei bonus fiscali solo alle imprese che applicano i contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative sul piano nazionale, sicuramente contribuiranno alla crescita del settore con nuove assunzioni e garantiranno  tutte le tutele previste in riferimento a salario, orario, ferie, malattie e, soprattutto, garantiranno un’adeguata formazione obbligatoria e una maggiore sicurezza. Sicuramente, nei prossimi due anni non si raggiungeranno i livelli di attività del settore di 10 anni orsono, ma possiamo confidare fiduciosi che gli incrementi in termini di occupazione e investimenti si avvicineranno certamente agli standard di quegli anni».