martedì,Marzo 19 2024

Epatite acuta nei bambini, «adenovirus F41 causa più probabile»

Gli esperti inglesi stanno indagando anche su un possibile cambiamento della composizione genetica del virus. I bambini colpiti hanno meno di 5 anni

Epatite acuta nei bambini, «adenovirus F41 causa più probabile»

Per le Epatiti acute nei bambini, si era subito pensato ad una correlazione con il nuovo Coronavirus e con i vaccini, ma per gli esperti inglesi la causa più probabile è da ricercare nel “ceppo F41 dell’adenovirus“. Secondo gli esperti dell’UK Health Security Agency l’adenovirus è stato riscontrato nel 75% dei casi confermati oltremanica. Ad oggi sono 114 i bambini colpiti, 10 hanno avuto necessità di un trapianto di fegato, mentre a livello globale – riporta la ‘Bbc’ – sono stati registrati 169 casi e un decesso. “Le informazioni raccolte attraverso le nostre indagini – spiega Meera Chand, dell’Ukhsa – suggeriscono sempre di più che questo aumento dell’insorgenza improvvisa dell’epatite nei bambini è legata all’infezione da adenovirus. Tuttavia, stiamo indagando a fondo su altre potenziali cause”.

Gli scienziati stanno anche indagando sulla possibilità che ci possa essere stato un cambiamento nella composizione genetica del virus “che potrebbe innescare più facilmente l’infiammazione del fegato”.

“La maggior parte dei bambini, colpiti” dall’epatite acuta misteriosa, “ha meno di cinque anni – proseguono gli esperti dell’agenzia inglese – e ha manifestato sintomi di gastroenterite, diarrea, nausea, seguiti da ittero e ingiallimento della pelle e degli occhi”.

Galli: «Virus probabile causa, ipotizzabili molti casi asintomatici»

L’emergenza delle epatiti acute nei bambini “potrebbe avere come causa plausibile un virus”. E questo “ci fa ipotizzare anche la possibilità che ci siano molti casi asintomatici, con situazioni gravi nei bambini come punta dell’iceberg”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano.

“Il fatto che si tratti di una malattia di ambito pediatrico – continua Galli – è interessante. Viene infatti da pensare che l’adulto, se si appurerà che si tratta di una patologia infettiva, in qualche modo ne sia immunizzato o comunque nell’età adulta l’agente responsabile non è in grado di dare malattia grave. La seconda riflessione è che il fenomeno ha tutta l’aria di essere un’epatite virale ma serve ancora tempo per averne la certezza”.

La terza riflessione: “Ho il netto sospetto che, come per le altre epatiti causate da virus, quelle molto gravi siano solo una piccola parte: non si può escludere che ce ne siano molte altre asintomatiche, pauci sintomatiche, lievi. Questo fa pensare che ad avere la malattia grave siano bambini in qualche modo predisposti”, conclude Galli, sottolineando che “c’è ancora tutto da capire e ci sono molti dati da incrociare”.

fonte: Adnkronos

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