lunedì,Marzo 17 2025

Processo “Piazza Bilotti”, il tribunale di Cosenza dice (ancora) no all’utilizzo delle intercettazioni

I giudici collegiali hanno respinto nuovamente la richiesta della Dda di Catanzaro che aveva inoltrato una nuova istanza sul tema

Processo “Piazza Bilotti”, il tribunale di Cosenza dice (ancora) no all’utilizzo delle intercettazioni

Il tribunale collegiale di Cosenza ha detto nuovamente no all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche nel processo “Piazza sicura”, l’inchiesta della Dda di Catanzaro sulla realizzazione di Piazza Bilotti a Cosenza. La nuova istanza era stata avanzata dalla pubblica accusa che aveva mosso dei rilievi rispetto alla precedente ordinanza con cui il presidente Carmen Ciarcia aveva ritenuto sussistenti i motivi di inutilizzabilità delle captazioni telefoniche evidenziati dal collegio difensivo.

Il pm Veronica Calcagno, infatti, aveva insistito sul punto, ma il tribunale collegiale di Cosenza aveva dato un termine agli avvocati difensori per contro dedurre. Cosa che è puntualmente avvenuta, senza una revisione in senso positivo per la Dda di Catanzaro. Nel processo “Piazza sicura“, dunque, rimangono fuori le intercettazioni, mentre quelle inerenti la posizione dell’imputato Torchia, relativamente ad alcune presunte condotte di reato, saranno valutate all’esito della decisione finale. In pratica, la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, la cosiddetta “sentenza Cavallo”, pone un limite all’utilizzo delle intercettazioni derivanti da un altro procedimento penale. Elemento già visto in altre inchieste in salsa calabrese.

Tuttavia, nell’udienza del 10 maggio 2022 la pubblica accusa ha deciso di esaminare un operatore di polizia giudiziaria, in servizio presso la Guarda di Finanza, il quale ha riferito sull’attività investigativa, ad eccezione dell’ascolto delle intercettazioni. Poi la Dda ha rinunciato ad escutere gli altri due testi. Il processo è stato rinviato a ottobre.

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Franco Locco, Nicola Carratelli, Pierpaolo Principato, Nicola Rendace, Franco Sammarco, Marco Facciolla, Anna Spada, Paolo Sammarco, Anna Marziano, Vincenzo Adamo, Francesco Gelsomino, Gregorio Barba, Massimo Zicarelli e Andrea Abbagnano.

A giudizio, infine, ci sono Giorgio Ottavio BarbieriFrancesco Converso, Francesco Tucci, Gianluca Guarnaccia, Mario Occhiuto, Pasquale Torchia, Raffaella Angotti, Francesco Stellato, Carlo Vernetti, Paola Tucci, Raffaele Antonio Ferraro, Carlo Pecoraro e Antonino Alvaro.

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