giovedì,Marzo 28 2024

Mascherina sull’aereo, Pregliasco: «I fragili dovrebbero indossarla»

Il virologo chiarisce: «Il nuovo protocollo non dice di non usarla ma di passare dall'obbligo al buon senso. La terrò anche io». Ecco anche il parere di Gismondo e Bassetti

Mascherina sull’aereo, Pregliasco: «I fragili dovrebbero indossarla»

“Terrò la mascherina in aereo e dovrebbero farlo anche i fragili”. Lo dice all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, commentando il nuovo protocollo europeo Easa-Ecdc per la sicurezza nel trasporto aereo, che dispone da lunedì 16 maggio lo stop dell’obbligo di indossare il dispositivo di protezione a bordo dei velivoli, come pure in aeroporto.

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie “non dicono ‘non usate la mascherina’ – precisa il docente dell’università Statale di Milano – Dicono che si passa dall’obbligo alla responsabilità e al buon senso, relativamente alla mascherina e ad altri aspetti di gestione per esempio delle distanze e degli assembramenti, attenti a evitare i colli di bottiglia”.

“E’ vero, in aereo ci sono filtri appositi, c’è un ricircolo d’aria anche segmentato per compartimenti, a blocchi di 4-6 file”, osserva l’esperto. Però “è chiaro che un soggetto fragile a mio avviso deve usare la Ffp2, che ripeto dovrebbe diventare specie per le persone più vulnerabili come gli occhiali da sole. Vedremo poi – aggiunge Pregliasco – se in futuro ci dovranno essere delle restrizioni” in corrispondenza di “un eventuale “rigurgito del virus. Io comunque – conclude – la mascherina la terrei”.

Gismondo: «La consiglierei ai fragili e a chi ha sintomi»

“La mascherina in aereo la ritengo consigliabile alle persone fragili e ovviamente può essere precauzionale usarla per chi è malato, in caso di sintomi” da infezione “come tosse e starnuti”. Per il resto, e in generale “oggi” in questa fase della pandemia di Covid, “le mascherine non hanno alcun senso” secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. “Io l’ho già tolta ovunque – spiega all’Adnkronos Salute – tranne che in ospedale e ovunque sia richiesta per ordine ministeriale”.

Quanto a “tutte le altre misure elencate” dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo (Ecdc) nel nuovo protocollo congiunto per viaggi sicuri, “più che una base scientifica – commenta l’esperta – credo rispondano a un’esigenza di immagine e di massima cautela”.

Bassetti va controcorrente: «Obbligo è da Talebani, giusto stop»

“In Italia invece c’è un atteggiamento talebano e anacronistico sulla mascherina che fa solo del male”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova sull’utilizzo delle mascherine in aereo.

“Quello che dice” l’aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall’Easa e Ecdc, che prevede ‘niente più obbligo di mascherina in aereo da lunedì 16 maggio’, “è una questione di buon senso: se hai la tosse o starnutisci ti raccomando fortemente di usare la mascherina, altrimenti, visti i sistemi di aerazione che ci sono sugli aerei, non è più obbligatorio metterla. In Italia invece c’è un atteggiamento talebano e anacronistico sulla mascherina che fa solo del male. Ogni giorno arriva un segnale, come questo di oggi, che si sta sbagliando e si dovrebbe riflettere sulla scelta di una strada che non ci porta da nessuna parte”.

Raccomandare e non obbligare l’uso della mascherina “è un modo non di rilassare le misure, ma di evitare il continuo svilimento che c’è in Italia dove – conclude – contrapponiamo obblighi, messi poi non da medici ma da politici, sindacati e sindaci, al buon senso di usare il dispositivo quando serve, ad esempio per gli anziani e i fragili”.

fonte: Adnkronos

Articoli correlati