La giornata di Stanley Tucci a Marzi tra sosia, ombrelli e selfie mancati – FOTO E VIDEO
L'attore dopo la tappa a Scilla e Reggio è arrivato nella cittadina che diede i natali al suo nonno Stanislao
La cittadina di Marzi, in provincia di Cosenza, stamattina era in fermento. Sotto un sole caldissimo, un capannello di curiosi si è raccolto dalle 10 del mattino davanti al Municipio ad aspettare l’arrivo dell’attore Stanley Tucci e dei suoi genitori, protagonisti tutti di una parte della puntata del format “Searching for Italy” che il divo di Hollywood, con radici a Marzi, sta girando per la Cnn. Tutti speravano in una stretta di mano, una foto, e invece da subito lo staff dell’emittente Usa ha chiarito che l’attore non poteva essere avvicinato in nessun modo.
Tucci è entrato scortato a vista, con gli anziani genitori, e ha concesso solo un piccolo saluto suscitando la delusione di quanti speravano in un selfie o un autografo. «Sono un po’ amareggiato – racconta un marzese – mi sarebbe piaciuto stringergli la mano, invece ci ha proprio snobbato». Non ha snobbato nessuno il signor Pasquale, del posto, che data la straordinaria somiglianza con Tucci ha posato volentieri per qualche selfie. Quando Stanley, in carne e ossa, è sceso dalla berlina scura è scattato l’applauso dei suoi concittadini, seppur alla lontana, e qualcuno sperava anche di poterlo invitare per pranzo tentandolo con le specialità del posto. Invece niente da fare, il programma dell’attore era serratissimo e lo staff della Cnn non ha fatto che scusarsi con quanti non si rassegnavano a tornare a casa senza una stretta di mano. Intorno alle 11:30 Tucci ha fatto suo ingresso nel Municipio di Marzi, accolto dal sindaco Rodolfo Aiello. «Ha promesso che tornerà – ha detto il primo cittadino – e questa volta per stare insieme a noi, senza telecamere». Il cordone della Cnn ha cinturato l’area blindando ogni accesso ma l’entusiasmo dei marzesi ha scaldato la liturgia rigida dell’emittente statunitense che per l’uscita aveva già preparato un enorme ombrello bianco per evitare riprese e foto, strappando all’attore un sorriso e senza ombrello.